"Meloni non mi telefonò", "Anzi sì". E Landini finisce per smentire se stesso

Il sindacalista va in tilt: prima accusa la leader Fdi di non avergli mai telefonato dopo l'attacco alla sede Cgil del 2021, poi ritratta. "Ripensandoci, chiamò anche lei"

screen da Di Martedì / La7
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Maurizio Landini smentisce se stesso. E su Giorgia Meloni si vede costretto a una doverosa rettifica. Prestate attenzione al clamoroso testacoda: nelle scorse ore il sindacalista aveva affermato in tv di non aver ricevuto la solidarietà della leader di Fratelli d'Italia dopo l'assalto alla sede della Cgil avvenuto nell'ottobre 2021. "In quei giorni mi telefonarono tutti, tranne lei", aveva scandito l'ex operaio alla corte televisiva di Massimo Gramellini, su La7. Ebbene, a nemmeno ventiquattr'ore da quelle affermazioni, il capo del più grande sindacato italiano si è rimangiato tutto e ha opportunamente precisato: "Ripensandoci, anche Meloni mi chiamò".

Da una parte bisogna riconoscere a Landini l'onesta intellettuale di essersi corretto, dall'altra non si comprende come il leader della Cgil abbia potuto confondersi in maniera così grossolana rispetto a un dettaglio non proprio di secondo piano, visto che nel frattempo Meloni è pure diventata presidente del consiglio. "In quei giorni - aveva scandito Landini su La7 - mi telefonò anche Silvio Berlusconi, perché tutti percepivano che quanto avvenuto (alla sede della Cgil, ndr) fosse di una gravità assoluta. L'unica telefonata che non ho mai ricevuto in quei giorni fu proprio quella di Giorgia Meloni". Peccato che non fosse così.

A smentire la versione dei fatti presentata in tv è stato infatti lo stesso Landini, che nella giornata odierna ha precisato: "Dopo l'assalto alla sede della Cgil del 9 ottobre 2021, anche l'onorevole Meloni mi chiamò". Dunque, l'esatto contrario rispetto a quanto affermato con una certa enfasi davanti a un impassibile Gramellini. "Ripensandoci - ha puntualizzato il segretario generale della Cgil - tra le centinaia di telefonate ricevute in quelle ore, dal presidente della Repubblica al presidente del Consiglio agli esponenti delle istituzioni e dei partiti, mi è giunta anche quella di Giorgia Meloni, che mi informò di non poter essere presente alla manifestazione di solidarietà indetta davanti alla nostra sede, ma che ci sarebbe stata una delegazione di Fratelli d'Italia, così come poi è avvenuto".

Cosa buona e giusta che i fatti siano stati riportati ora nella maniera corretta. Ma va sottolineato che la sorprendente ritrattazione di Landini sia stata addirittura doppia. In un primo momento, infatti, il sindacalista aveva sostenuto che Fratelli d'Italia non mandò nessuno alla manifestazione di solidarietà alla Cgil.

"Mandarono qualcuno alla sede, venne il parlamentare Rampelli, poi alla manifestazione non venne nessuno. Anzi, ci furono le polemiche". Pure in questo caso, Landini si è dovuto correggere precisando che i fatti andarono diversamente.

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