Le favorevoli condizioni climatiche degli ultimi giorni hanno favorito l'arrivo in Italia di numerosi migranti, parte dei quali sono stati trasferiti in Albania con la nave Libra della Marina Militare. La maggior parte degli arrivi si sono registrati sull'isola di Lampedusa ma c'è uno sbarco che desta ancora molte perplessità nelle autorità ed è quello avvenuto sul tratto di costa del Lungomare di Levante, a Ortigia, il centro storico di Siracusa, a ridosso di un parcheggio di auto. È molto difficile che i migranti siano riusciti ad arrivare in autonomia fino alle coste orientali della Sicilia, è più probabile che siano stati portati fin sotto costa da una nave madre, probabilmente un peschereccio che è riuscito a penetrare confondendosi tra i tanti che nella notte frequentano quel tratto di mare. A bordo c'erano 19 persone e, di queste, 5 sono state trasferite in un centro per i rimpatrio per essere successivamente imbarcate su un volo per l'Egitto, loro Paese di provenienza.
Oltre a loro ci sono anche 4 minori, sempre egiziani, che verranno trasferiti in un centro di prima accoglienza. L'Italia prosegue nel considerare i cittadini egiziani non meritevoli di tutela in quanto il Paese di origine da cui sono partiti non presenta criticità come guerre o persecuzioni che possano giustificare la protezione internazionale. L'Egitto è uno dei Paesi con maggiore afflusso turistico del nord Africa, centinaia di migliaia di italiani, e di europei, vi vanno in vacanza ogni anno e sono migliaia quelli che hanno scelto di trasferirsi lì. "Facciamo ridere se non consideriamo sicuro un Paese dove quasi un milione di italiani vanno in vacanza", ha dichiarato solo poche settimane fa il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in relazione alle sentenze dei giudici che sconfessano la lista dei Paesi sicuri per decreto dell'Italia.
I 5 cittadini egiziani sbarcati a Siracusa che sono stati trasferiti nel centro per i rimpatri è probabile che faranno ricorso, se non l'hanno già fatto, e non è escluso che, così com'è già avvenuto, venga sconfessata la decisione. Il caso italiano sta facendo rumore in Europa, l'impossibilità del governo di procedere con il piano per i blocchi imposti dai giudici ha scosso qualcosa a Bruxelles, come dimostrano le parole del commissario designato agli Affari interni, l'austriaco Magnus Brunner, nell'audizione di conferma al Parlamento europeo. "In linea di principio, per quel che riguarda i rimpatri, il mio approccio è il seguente: la politica migratoria deve essere equa ma anche ferma. Questo è davvero un aspetto chiave.
Le persone bisognose di protezione hanno diritto all'asilo, le persone che non hanno il diritto di rimanere devono rientrare", ha dichiarato. Una linea che va controcorrente rispetto ai giudici italiani, per i quali nessun Paese può essere considerato sicuro e, quindi, non è possibile procedere con i rimpatri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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