Nasce il "Partito della Gintoneria": t-shirt e felpe per gli elettori

Più o meno un anno veniva presentato il "Partito della gaina". E alle spalle di questo movimento ideologico non poteva che esserci la Gintoneria di Davide Lacerenza

Nasce il "Partito della Gintoneria": t-shirt e felpe per gli elettori
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Più o meno un anno veniva presentato alla «Zanzara» (e dove, se no?) il «Partito della gaina» che ha come fondamentale punto programmatico «l’aperitivo di cittadinanza e champagne al pronto soccorso mentre si aspetta di essere visitati». Alle spalle del brillante (nel senso di «brillo») movimento ideologico non poteva che esserci la Gintoneria di Davide Lacerenza, oggi finito nei guai, ma nel 2024 nel pieno del suo stupefacente boom imprenditoriale. Intanto le t-shirt e le felpe propagandistiche con il logo del partito, adesso più che mai, sono considerate oggetti di culto. Il prezzo su Amazon? Alla portata perfino dei tanto disprezzati «poveri» (15 euro la t-shirt e 30 euro la felpa): un prezzo popolare per chi, come i filosofi del «gaina»-pensiero («Filippo Champagne» e «Nevio lo stirato»), sostiene di girare con le tasche piene di «fresca» (denaro); salvo poi ammettere di «essere strozzati dai debiti»... Ma prima di decide se aderire o no all’ubriacante Partito della gaina, d’obbligo sapere cos’è la «gaina»: si tratta di una parola milanese derivante da «gàhi» che significa «gaio», «allegro»; per gli esperti dello slang meneghino la «gaina» (o «gainna») è un termine riferito alla «sbornia allegra e gaudente». Degne di rilievo le espressioni idiomatiche: «Zio, sono in gaina di brutto per la festa di stasera» o, in alternativa, «Stasera spingo di brutto! Gaina nera!». In entrambi i casi il figurone è garantito, come sanno bene i potenziali elettori amanti della Gintoneria e del loro potenziale premier alcolico, Davidone Lacerenza.

A rivederlo oggi, lo «scoop» della «Zanzara» che dava conto «in esclusiva» della nascita del Partito della gaina, è una gag irresistibile. I protagonisti dell’iniziativa sembrano, più che personaggi «politici», eroi pittoreschi dei cartoni animati, tipo Superciuk, sempre col fiasco di vino in mano e l’alito mefitico. Macchiette che oggi, sull’onda pubblicitaria degli arresti del trio Lacerenza-Nobile-«Righello», sono cliccatissimi sui social rilanciando l'obiettivo principe del partito: «Andare in gaina e ballare la fresca (spendere senza limiti e in contanti)». Insomma, un progetto con poche idee ma ben chiare (almeno prima che l’alcol prenda il sopravvento). La foto opportunity (ammirabile sul web) dei padri costituenti del partito e di Cruciani che con il dito indica il simbolo del neomovimento, è così tornata d’attualità alla luce del tanto parlare del «fenomeno Gintoneria».

Idem per quanto dichiarato da Filippo Champagne in tema di reclutamento dei «quadri di partito»: «Abbiamo trovato dei giovani volenterosi che sono il futuro e non quei vecchi come Parenzo che bevono il vino da 4 euro. Noi vogliamo solo gente che si balla la fresca. Spingere sempre!». Cin cin.

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