"Colpiscono le ferie di chi lavora". La verità sugli scioperi nei trasporti

Il presidente dell’Enac biasima la decisione di incrociare le braccia: "Non vedo un equilibrio tra il diritto di sciopero, che va tutelato, e il diritto del cittadino di spostarsi"

"Colpiscono le ferie di chi lavora". La verità sugli scioperi nei trasporti
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Settimana nera per i trasporti in Italia, chiusura in bellezza con oltre mille voli cancellati su rotte nazionali e internazionali. Quella di sabato è infatti la giornata dello sciopero del settore aereo: braccia incrociate per il personale di terra e dei piloti delle compagnie low cost. Per Pierluigi Di Palma, presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac), si tratta di uno sciopero “antipatico”: “Perché cade in un giorno in cui altri lavoratori stanno andando in ferie”, le sue parole al Corriere della Sera.

Di Palma ha sottolineato di non contestare chi incrocia le braccia per massimizzare l’impatto della protesta, bensì il giorno scelto: “Perché non vedo un equilibrio tra il diritto di sciopero, che va tutelato, e il diritto del cittadino a spostarsi”. Il numero uno dell’Enac ha sottolineato che lo sciopero di mercoledì colpisce soprattutto chi viaggia per lavoro, mentre lo sciopero di sabato interferisce sui voli di chi va in vacanza ed ha prenotato l’albergo o acquistato un pacchetto.

In altri termini, l’utente rischia di perdere i soldi delle varie prenotazioni: “È così. Il vettore deve o riproteggere il cliente su un altro volo oppure rimborsarlo. Non è tenuto a dare risarcimenti — perché qui siamo nella fattispecie della “circostanza eccezionale” — e a rimborsare l’albergo”. Soffermandosi invece sul trasporto aereo, Di Palma ha posto l’accento sulla fase di rivendicazioni salariali: “Penso che una redistribuzione sia giusta, a maggior ragione ora che le società del settore qualche profitto lo stanno facendo. Non dimentichiamoci però che arrivano da tre anni di forti perdite”.

A proposito dello sciopero dei lavoratori dell’handling, negli anni c'è stata una corsa al ribasso di numerose società pur di assicurarsi i contratti con le compagnie. Di Palma ha evidenziato il lavoro dell’Enac per una competizione sulla qualità e non sul prezzo, e ha indicato la strada: “Come se ne esce? Con la moral suasion, con i tavoli di confronto e magari con l’indicazione a evitare di incrociare le braccia nei giorni più delicati per i cittadini”. Difficile ipotizzare un divieto di sciopero in alcuni giorni di certi periodi, più semplice mirare a un compromesso tra le varie istanze, ha aggiunto il presidente Enac.

Una battuta, infine, sulle possibilità criticità nei cieli: “L’estate è iniziata bene, ma restiamo in allerta perché le complessità non mancano: lo spazio aereo in Europa è utilizzabile all’80% per l’invasione dell’Ucraina e ci saranno altri scioperi nel continente”.

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