Tre ragazzi di 21 anni, due di Genova e un coetaneo cuneese residente in provincia di Salerno, sono stati arrestati durante l'operazione Blocco Est Europa coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova.
Sono autori di campagne di addestramento al tiro con armi ad aria compressa con bersagli effigi di importanti cariche dello Stato. Inoltre, diffondevano su Telegram, tramite un canale con la stessa denominazione dell'operazione della Polizia, materiale contente discriminazione razziale, etnica e religiosa. Il loro obiettivo era quello di realizzare un progetto stragista di enormi dimensioni alle Istituzioni democratiche. I loro miti sono gli school shooters, ossia gli autori dei massacri di massa nelle scuole elementari e medie americane. I video condivisi immortalavano stragi, mutilazioni, stupri, automutilazioni, decapitazioni torture ed esecuzioni provenienti da ambienti jihadisti. Non mancano le immagini pedopornografiche, la coprofagia e la necrofilia. Neanche i suicidi, principalmente di ragazze minorenni. I commenti erano di approvazione ed esaltazione degli autori dei gesti. Nelle conversazioni non viene nascosta la simpatia nei confronti di Hitler, nazismo e chiunque avesse comportamenti antisemiti, misogini o razzisti. L'intenzione era riuscire ad emulare quanto inviato agli altri partecipanti. I membri appartenenti al gruppo Telegram orientativamente hanno tutti un'età compresa tra i 14 e i 21 anni.
Come detto, era stata anche inaugurata una campagna di addestramento al tiro con armi ad aria compressa. Secondo il giudice che ha emesso l'ordinanza per le indagini preliminari, tutto questo era realizzato "nell'ottica di un progetto stragista di enormi dimensioni alle Istituzioni".
Le indagini sono iniziate grazie a una segnalazione arrivata al Commissariato di polizia online e sono state sviluppate dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Liguria oltre che dalla Digos di Genova. Dei tre giovani due sono stati trasportati in carcere mentre uno è ai domiciliari.
I reati a loro contestati sono: apologia della Shoah, avere ruoli di direzione del gruppo Telegram che tramite web incitava e difendeva la realizzazione di gravi delitti anche di tipo terroristico, istigazione alla violenza sessuale sui minori e diffusione di materiale pedopornografico. La polizia, però, sta continuando a indagare. Sono state effettuate, infatti, perquisizioni a casa di tre minorenni residenti a Torino, Lanciano e Sanremo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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