"La ristoratrice non è morta per quello". Lorenzo Biagiarelli travolto dalle accuse

Dopo che è stato ritrovato il corpo senza vita di Giovanna Pedretti sono partite sui social le accuse allo chef Biagiarelli e alla Lucarelli, che non ci stanno ad essere colpevolizzati per le loro critiche

"La ristoratrice non è morta per quello". Lorenzo Biagiarelli travolto dalle accuse
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É diventata un caso la vicenda della 59enne Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria "Le Vignole" di Sant'Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, trovata senza vita nel tardo pomeriggio di domenica, lungo la riva del Lambro. La ristoratrice era diventata virale sui social media in seguito a una recensione omofoba e contro i disabili scritta per screditare il suo locale e alla sua risposta di condanna. Sull'episodio e riguardo alla veridicità di quella recensione si era scatenata la gogna mediatica. I primi dubbi erano stati espressi dallo chef Lorenzo Biagiarelli, ma poi a rincarare la dose ci aveva pensato la compagna, la giornalista Selvaggia Lucarelli.

L'intervento dello chef Biagiarelli

Dopo che è stato ritrovato il corpo senza vita della ristoratrice sono partite sui social le accuse allo chef Biagiarelli e alla Lucarelli, che non ci stanno ad essere colpevolizzati. A intervenire per prima è stata la giornalista, seguita a ruota dal compagno. "Mi dispiace moltissimo della morte della signora Giovanna - ha scritto in un post Biagiarelli - e il mio pensiero va alla sua famiglia. Mi dispiace che pensiate che la ricerca della verità possa avere queste conseguenze. Ci tengo a respingere con forza le accuse di 'odio sociale' e 'shitstorm' dal momento che la signora Giovanna, in questi due giorni, non ha ricevuto dalla stampa che lodi e attestazioni di stima". Lo chef si è poi giustificato: "Se ogni persona che tenta di ristabilire la verità in una storia - ha continuato -grande o piccola che sia, dovesse temere questo epilogo a quel punto dovremmo chiudere tutto, giornali e social. I messaggi di odio che mi scrivete sono quelli sì in grado di far compiere un gesto estremo".

Biagiarelli

La vicenda

"Il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l'educazione e il rispetto verso ognuno", aveva risposto Pedretti alla recensione, di cui, secondo Biagiarelli e Lucarelli, lei stessa aveva diffuso lo screenshot. Aveva aggiunto poi, rivolgendosi all'autore della critica:"Le chiedo, gentilmente, di non tornare da noi". Nelle scorse ore però sui social erano circolati dubbi sulla veridicità della recensione negativa, ipotizzando che fosse stata scritta dalla proprietà stessa. Il caso era stato ripreso anche dalla giornalista Lucarelli, che aveva anche rilanciato un post del compagno Biagiarelli su questo episodio, accompagnandolo con le parole: "A proposito di cause benefiche e pubblicità". Lucarelli in una storia aveva scritto: "Ma poi (al di là del fatto che la notizia era pure falsa) ieri riflettevo anche su questa faccenda di glorificare una persona perché risponde a qualcuno che schifa disabili e gay di 'non tornare nel mio locale. Perché questo dovrebbe essere un gesto esemplare ed eroico? Abbiamo normalizzato tutto tranne la normalità".

Il suicidio

Successivamente Giovanna Pedretti è stata trovata morta, dopo la denuncia della scomparsa da parte del marito, a pochi metri dalla sua autovettura nelle acque del fiume Lambro, nei pressi del ponte di Viale dell’Autonomia a Sant’Angelo Lodigiano.

Le indagini sono affidate ai carabinieri, ma fin dal primo momento l'ipotesi più accreditata al vaglio degli inquirenti è quella del suicidio. Ora resta da valutare quali possono essere le motivazioni del gesto estremo e su questo punto c'è ancora da lavorare poiché, fino a questo momento, i militari non hanno ancora riscontri concreti.

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