Il fuoco, le tentate evasioni, i danni. Notte di rivolta al Beccaria di Milano

Alcuni detenuti mancavano all'appello nel carcere minorile di Milano: uno è stato immediatamente preso all'esterno, gli altri erano nascosti all'interno della struttura

Il fuoco, le tentate evasioni, i danni. Notte di rivolta al Beccaria di Milano
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Nuove tensioni nel carcere minorile di Milano "Cesare Beccaria", dove nella notte tra il 31 agosto e il 1 settembre si è registrata una rivolta. I detenuti, come hanno riportato i sindacati di polizia, hanno appiccato fuoco in vari locali e approfittando del caos hanno tentato l'evasione di massa, riuscendo a raggiungere la portineria. I reparti della Polizia di Stato e della Polizia Penitenziaria, entrambi in assetto antisommossa, hanno interamente cinturato la struttura e chiuso le strade adiacenti per tutta la notte. I detenuti hanno tentato con ferocia di uscire dal carcere e ci sono stati diversi, tra detenuti e agenti, di cui un agente trasportato in ospedale, ma anche 3 detenuti, che sono risciti a far perdere inizialmente le loro tracce. La rivolta è rientrata nelle prime ore del giorno.

Mentre uno è stato subito ripreso, gli altri due risultano ufficialmente evasi ed è in corso una poderosa caccia all'uomo a Milano per riuscire a riprenderli. Tuttavia, tutti i mancanti all'appello sono stati ritrovati all'interno della struttura. L'evaso catturato all'estero è riuscito a scavalcare il muro di cinta, al pari degli altri detenuti, per poi andare a rifugiarsi nel boschetto tra il Beccaria e via Ferruccio Parri. Ha tentato di sfruttare il buio e l'alta vegetazione per nascondersi ma è stato individuato dagli uomini di una volante, dove è stato caricato e poi riportato al Beccaria.

"Da troppo tempo le carceri, sia per adulti sia per minori, che in realtà ospitano ristretti fino a 25 anni d'età, sono letteralmente allo sbando, nell'illegalità diffusa e in balia delle conseguenze, anche violente, che ne derivano. A pagarne le spese, la Polizia penitenziaria sempre più abbandonata a se stessa dagli slogan della politica, ben lungi dall'affrontare di petto gli annosi, pesantissimi e numerosissimi problemi", ha dichiarato Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.

La rivolta è arrivata al culmine di giorni di piccoli episodi di rivolta sedati dall'interno dalla Polizia Penitenziaria, che ha tamponato come ha potuto il tentativo di evasione di massa. Se i detenuti fosse riusciti a sfondare la portineria, avrebbero avuto libero accesso all'esterno del carcere. Quanto accade nel carcere minorile milanese è ben noto: i detenuti, per la maggior parte stranieri, molti non accompagnati, vengono ristretti in questa struttura fino al compimento del 25esimo anno di età se condannati da minorenni e questo causa non pochi disagi nella gestione.

Per tutta la notte, squadra di Polizia Antisommossa, ma anche Vigili del Fuoco e ambulanze, sono rimaste all'esterno della struttura.

"Nel corso dei disordini, cui avrebbero preso parte tutti i 58 reclusi presenti, diversi hanno tentato di evadere e ben 4 sono riusciti a scavalcare il muro di cinta, ma dopo ore di ricerche sono stati tutti rintracciati all'interno del perimetro che delimita il carcere e altri uffici del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità", ha spiegato De Fazio. Diversi danni sono stati registrati all'interno del carcere a causa di incendi e devastzioni.

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