Jovanotti è "fassista". Nel 2025 scopriamo che la canzone "sono solo stasera senza di te", il cui titolo originale ormai abdicato all'abitudine è "Le tasche piene di sassi" convoglia un messaggio fascista. Ma come? Una delle canzoni d'amore per eccellenza dei Millennial, uno dei brani che gli anni Dieci (del Duemila) consegneranno ai posteri per i nuovi Baci Perugina è un rigurgito del Ventennio (del Novecento)? Ebbene sì. Ce lo dicono i pischelli del collettivo Manzoni di Milano, i ragazzini con la kefiah che frequentano il liceo linguistico paritario, che questa mattina pare si siano offesi perché qualcuno, nella notte, ha voluto citare Jovanotti per fare una dedica a qualcun altro usando una sua canzone come romantica serenata di San Valentino.
Eh sì, perché a quanto pare è solo loro prerogativa imbrattare i muri, guai se lo fa qualcun altro, perché in quel caso è solo un fascista. "Questa mattina abbiamo trovato il murale 'Manzoni antifà' davanti all'ingresso della nostra scuola sfregiato", scrivono nel loro comunicato. Addirittura? Niente meno che sfregiato. E sono seri quando dicono che "è stata coperta la scritta 'antifa', fatta dai Volks Writers, da una cazzo di citazione di Jovanotti. Questo è un fatto gravissimo e un chiaro messaggio politico". Ora, come si può non farsi una risata davanti a dei ragazzi che seriamente considerano una canzone di Jovanotti un "chiaro messaggio politico"? Per altro, il passaggio messo all'indice è talmente rivoluzionario che recita: "Mi riconosci ho le scarpe piene di passi, la faccia piena di schiaffi, il cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te". Il tutto con un enorme cuore finale e un cuore. Nel giorno di San Valentino.
È pacifico che Jovanotti possa non piacere, ci mancherebbe anche il contrario. Ma suvvia, gli antifascisti dovrebbero almeno avere un cuore che perdona un innamorato o anche un'innamorata (ci rifiutiamo di usare gli asterischi) che ha voluto esternare così il suo amore misterioso. Ha sbagliato? Certo, ma non perché ha coperto un altro murale. I muri non si imbrattano ma agli innamorati si può perdonare anche questo, almeno a San Valentino. Scambiare l'amore con il fascismo è una frontiera che la nostra società non era ancora pronta ad affrontare.
Tornando seri, fa riflettere l'indottrinamento estremo di questi giovanissimi studenti, accecati da un odio incomprensibile verso quello che loro non capiscono, non conoscono e non apprezzano. Talmente scollati dalla realtà da considerare una dedica romantica un messaggio politico, solo perché ha coperto un loro graffito.
Il problema forse sta tutto qui, nella convinzione di possedere quello spazio, che però è pubblico, e così come lo possono imbrattare loro lo può imbrattare chiunque. E chissà se in queste ore nel liceo paritario è in corso la caccia alle streghe per scoprire il mandante e l'autore di quella scritta. Ma fatevi una risata!- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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