A Milano è iniziata la guerra dei Cpr. L'assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, e anche il sindaco Sala sembrano essersi finalmente accorti della grave emergenza legata alla criminalità degli irregolari in città e hanno ammorbidito le proprie posizioni sui centri per il rimpatrio, riconoscendone l'importanza. Ma questo ha spaccato il Partito democratico milanese, che ora è sulle barricate per continuare a chiedere la chiusura. L'onorevole Riccardo De Corato ha inchiodato la sinistra alle sue colpe, evidenziando le ipocrisie ideologiche di un partito senza idee e senza mordente.
In particolare, a essere finito nel mirino della sinistra è il Cpr di via Corelli, per il quale il Pd e i partiti alleati chiedono l'immediata chiusura. "I dati sul consumo di psicofarmaci nel Cpr di Milano sono nettamente maggiori rispetto a quelli di tutta Italia. Alla luce anche dei sopralluoghi tenuti come consiglieri e consigliere comunali nel Cpr milanese e vista la gravissima condizione in cui esso versa, riteniamo di dover immediatamente esprimere la nostra posizione per la sua immediata chiusura", dicono in una nota I consiglieri comunali del Pd. Tra i firmatari anche Monica Romano, colei che ha montato la polemica qualche settimana fa in difesa delle rom borseggiatrici.
A questa nota ha replicato Riccardo De Corato, onorevole eletto nelle fila di Fratelli d'Italia, per molti anni assessore alla Sicurezza in Regione Lombardia. La nota del Pd, come fa notare De Corato, arriva nel giorno in cui l'ennesimo straniero irregolare, stavolta originario del Gambia, ha tentato di stuprare una donna a Milano. "Servono per rimpatriare i delinquenti e criminali stranieri che ogni giorno creano panico, con stupri, violenze, molestie, aggressioni, furti e rapine, nella nostra città", ha spiegato l'onorevole, spiegando ai buonisti della sinistra che "se tali centri non ci fossero, questi malviventi rimarrebbero nelle carceri che, in primis sono sovraffollate, e poi sono interamente a carico dei contribuenti".
Argomenti davanti ai quali la sinistra sembra totalmente miope e incapace di comprendere. "L'importanza dei suddetti centri, i consiglieri del Partito democratico farebbero bene a farsela spiegare dal loro sindaco, che ieri in prefettura era d'accordo con il ministro degli Interni, sull'utilità di questi Centri per il rimpatrio".
L'ideologia della sinistra, sempre pronta a scendere in piazza per la difesa dello straniero, dimenticandosi la tutela della sicurezza nazionale e dei suoi cittadini, si dimostra plasticamente in questa ennesima rimostranza tutta ideologica, senza alcuna parvenza di pragmatismo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.