Colpiti con petardi, fumogeni e ordigni artigianali. Fronteggiati con vere e proprie azioni di guerriglia. Gli agenti di polizia sono finiti ancora una volta nel mirino dei collettivi rossi, che durante le odierne manifestazioni studentesche di piazza sono andati allo scontro con i tutori dell'ordine. A Torino, quindici poliziotti dei reparti mobili sono stati costretti alle cure del pronto soccorso a causa dell'esplosione di un fumogeno urticante. Dopo l'ennesima mattinata di violenze anti-sistema, ora a far sentire il loro sfogo sono proprio gli agenti attraverso alcuni rappresentanti sindacali di categoria.
"Quello che è accaduto questa mattina è inaccettabile. Questo non è diritto di protesta: questa è pura violenza, e la polizia non è pagata per andare al martirio", ha dichiarato Luca Pantanella, segretario generale della federazione Fsp Polizia - Consap Torino. Il sindacalista quindi fatto appello alle forze politiche, non senza precisi riferimenti polemici. "La responsabilità di tutto ciò ricade sulla sinistra istituzionale, che da anni coccola questi individui e regala loro spazi come i centri sociali", ha detto Patanella, per il quale "è ora di dire basta: servono pene e condanne esemplari che vengano scontate realmente".
Secondo il rappresentante della federazione Fsp Polizia, "non sono sufficienti avvisi o obblighi di firma. Chi aggredisce le forze dell'ordine deve andare in carcere". Da qui la richiesta di un "necessario cambio di rotta immediato" per tutelare sia gli agenti sia il rispetto delle leggi. Dello stesso tenore le dichiarazioni rilasciate a caldo da Stefano Paoloni, Segretario Generale del SAP, altro sindacato che da anni fa sentire la propria voce in difesa dei poliziotti esposti alle intolleranze di collettivi e antagonisti. "Quanto accaduto oggi a Torino è un fatto gravissimo e sintomatico dell’innalzamento non solo del livello di tensione ma anche dell'aggressività di questi professionisti del disordine", ha affermato.
Secondo Paoloni, "stiamo assistendo a un'escalation pericolosa che può condurre solo a conseguenze più gravi se non saranno prese immediatamente contromisure e se la condanna nei confronti dei violenti non sarà unanime". E di nuovo: "Chi ha istigato alla rivolta sociale e tutti coloro per i quali la colpa è sempre di qualcun altro facciano una seria riflessione perché sono corresponsabili di questi gravi episodi".
A fonte delle inqualificabili scene di Torino, corale la solidarietà del governo, del centrodestra e delle più alte cariche istituzionali agli agenti di polizia feriti. "Sono vicino ai poliziotti che oggi a Torino hanno dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso a seguito degli scontri innescati da certi manifestanti. Gravi sono inoltre le espressioni di odio rivolte a esponenti di governo e dell'opposizione, anche nel corso di altre manifestazioni. Rivolgo la mia solidarietà a chi è stato fatto oggetto di simili e inaccettabili atti, ai cittadini che hanno vissuto disagi e momenti di paura e alle forze dell'ordine intervenute. L'odio avvelena il dibattito. La violenza e le minacce non possono essere mai accettate", ha affermato il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
Va registrata anche la vicinanza espressa ai poliziotti feriti dalla segretaria Pd Elly Schlein.
"A nome di tutto il Pd esprimo solidarietà e vicinanza agli agenti delle Forze dell'ordine feriti dai fumi urticanti di un ordigno artigianale a Torino. Il diritto alla protesta, a manifestare e a scioperare non può e non deve mai essere confuso con l'aggressione violenta nei confronti di nessuno", ha affermato la leader dem.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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