"Io stordito col gas...". Così due finti funzionari sono entrati in casa e hanno rubato tutto

Un finto tecnico dell'acquedotto e un presunto agente della polizia locale sono entrati in casa con la scusa di dover controllare una perdita. Il racconto di Natale al Giornale.it: "Hanno trafugato soldi, bancomat e documenti"

I due petardi esplosi dai truffatori in casa del 78enne
I due petardi esplosi dai truffatori in casa del 78enne
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"Ho aperto la porta di casa a due manigoldi che mi hanno rubato soldi, bancomat e documenti. Non mi capacito del fatto di essere stato così ingenuo da finire a piedi uniti in una truffa". Non si dà pace Natale, 78 anni, ex impiegato dell'aeroporto di Linate in pensione residente a Settala, nel Milanese. Una settimana fa, un finto tecnico dell'acquedotto e un presunto agente della polizia locale sono entrati nella sua abitazione millantando di dover controllare una perdita di gas. E invece gli hanno portato via circa 350 euro in contanti, carta d'identità, bancomat e persino i duplicati delle chiavi dell'auto. "Sono convinto che mi abbiano stordito col gas. Quando sono andati via, ho trovato due petardi esplosi sul pavimento", racconta l'anziano a ilGiornale.it

Il finto tecnico dell'acquedotto

L'episodio risale a martedì 8 agosto. Il 78enne, che vive in una villetta a due piani assieme alla moglie e al figlio, quel giorno è solo in casa. "Attorno alle ore 11 del mattino, si presenta un uomo davanti al cancello dicendo di essere un funzionario dell'acquedotto. Una persona apparentemente perbene, vestita con una tuta da lavoro di colore scuro. - racconta il pensionato - Mi dice che c'è una situazione di emergenza perché, per via di alcuni lavori di manutenzione idrica che stavano facendo in zona, c'era stato un travaso di gas nei tubi dell'acqua. Quindi chiede di poter verificare che non ci sia una perdita in casa mia. Preoccupato per la situazione, lo faccio entrare". Una volta arrivati in cucina "mi dice di aprire il rubinetto. Ed è effettivamente, quando faccio scorrere l'acqua, arriva una folata di gas. Secondo me ha usato una bomboletta, qualcosa che mi ha anche stordito".

Il complice

Il finto tecnico dell'acquedotto non è solo, ha un complice. "Mentre controlliamo i rubinetti arriva un uomo in divisa. Anche lui molto garbato, a modo, vestito con una maglia verde con la scritta 'polizia locale'" precisa la vittima. Di reciproca intesa, i due truffaldini suggeriscono al 78enne di mettere in sicurezza contanti e oro nel forno. Lui, che è in buona fede, si fida del suggerimento: "Dicevano che quel gas era talmente potente da poter rovinare persino contanti e documenti. Gli ho dato retta e ho messo tutto in forno, anche una cassetta di ferro con dentro i duplicati delle chiavi dell'auto". Non è tutto. "Improvvisamente sento due scoppi, uno dietro l'altro. - continua il racconto - Quei due mi rassicurano dicendo che sono dovuti alle sonde che hanno infilato nei tubi dell'acqua per fare uscire il gas. Soltanto dopo mi sono accorto che, in realtà, avevano esploso due petardi. Forse per rendere la messinscena ancora più credibile".

La fuga dei malviventi

I due malintenzionati invitano il proprietario di casa controllare i rubinetti al secondo piano dell'abitazione. "Così sono salito al piano di sopra. - ricorda la vittima - Quando sono tornato giù, dopo una manciata scarsa di minuti, mi sono accorto che i due signori non c'erano più". Poi l'amara scoperta: "Ho aperto il forno: non c'erano più né soldi né documenti. Niente di niente. A quel punto ho chiamato i vigili per sapere se era vero che ci fosse un problema di perdita del gas. Quando mi hanno detto che era tutto a posto ho capito di essere stato truffato".

La refurtiva

Presa consapevolezza di aver subito una truffa, il 78enne ha denunciato il fatto ai carabinieri. "Ho detto loro anche che quei due si erano allontanati da casa mia a bordo di una macchina scura. Ma dalla visione dei video estratti dalle telecamere cittadine non risulta il passaggio di vetture scure all'ora indicata. Credo che abbiano studiato pure la via di fuga e siano andati nella direzione opposta a quella videosorvegliata" spiega la vittima. La refurtiva ammonta a circa 350 euro in contanti "più i documenti personali, che ho dovuto rifare, e i due mazzi di chiavi".

L'appello: "State in guardia"

Il danno materiale in questa vicenda è solo marginale rispetto alla sensazione di impotenza e all'impossibilità di poter prevedere l'infimo raggiro. "Per giorni sono stato arrabbiato con me stesso per non aver capito che quei due mi stavano truffando. - spiega il 78enne - Ancora oggi me lo chiedo: 'Come ho fatto a cascarci?' Mi creda, non sono uno sprovveduto". Da qui la necessità di raccontare e condividere questa terribile esperienza: "Col passare del tempo me ne sto facendo una ragione. - conclude il pensionato - Mi sono informato e ho capito che può accadere a chiunque.

Per questo invito tutti a stare in guardia, a non aprire la porta di casa a presunti tecnici o funzionari di chissà cosa. Per quanto mi riguarda, d'ora in avanti farò molta più attenzione. Non mi fido più di nessuno".

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