Ancora problemi causati dagli stranieri sui treni italiani. La situazione per pendolari e professionisti delle ferrovie è sempre più complessa, in quanto le occasioni in cui si verificano risse e minacce con lame sono sempre più frequenti. L'ultimo caso è stato registrato sulla linea Milano-Lecco ieri mattina. Sul "Besanino", come viene chiamato il convoglio che collega il capoluogo regionale con quello lariano. All'altezza di Molteno, un passeggero straniero ha estratto un coltello e minacciato esplicitamente altri ragazzi che si trovavano con lui, in mezzo ai tanti pendolari e studenti che si trovavano in quel momento sul convoglio.
Nonostante il rischio, a intervenire per evitare il peggio è stato il capotreno, che non senza difficoltà è riuscito a separare i contendenti prima che la situazione evolvesse. Il gruppo è poi riuscito a dileguarsi alla prima stazione, senza ulteriori conseguenze. Il problema delle baby-gang straniere è particolarmente sentito sui treni in Lombardia: non è raro assistere a scene di violenza causate da immigrati di prima o di seconda generazione, convinti di essere intoccabili e di poter dettar legge per marcare il proprio territorio. La maggior parte di questi viaggia senza biglietto, scatenando poi la sua rabbia sui capitreno quando questi effettuano i controlli di routine sui titoli di viaggio. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha aumentato il servizio di sicurezza delle Ferrovie ma esiste un problema alla fonte, causato dall'impunità degli stranieri che si sentono tutelati dalla sinistra di questo Paese.
Sinistra che, senza pudore, oggi strumentalizza i casi di violenza degli stranieri contro il governo di centrodestra. Un attacco che, oltre a essere politico, è soprattutto contraddittorio. È il Pd, con tutti gli altri partiti di opposizione, che sostiene che non esiste un problema di sicurezza legato all'immigrazione. Ma quando accadono simili episodi, si scaglia contro i partiti di maggioranza, come ha fatto Gian Mario Fragomeli, consigliere regionale lecchese del Pd, chiedendosi perché "la destra non interviene, visto che governa a Milano e a Roma e che si riempie continuamente la bocca della parola sicurezza?".
Tuttavia, nel caso venisse effettuata una stretta sulla sicurezza, cosa che in tanti auspicano, pioverebbero accuse di fascismo contro le forze dell'ordine, di militarizzazione dei trasporti e di razzializzazione. Un film già visto, scritto da una sinistra incapace di governare e ancor di più di fare opposizione sensata per il bene del Paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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