
Un boato fortissimo, la terra che trema, interminabili secondi di paura, la fuga in strada. E dopo il terremoto nella notte nell'area dei Campi Flegrei, che ha svegliato anche Napoli, sono arrivati puntuali i momenti di alta tensione all'ex base Nato. Centinaia di persone cercavano rifugio proprio lì, ma si sono trovate di fronte alla chiusura dell'ingresso. Così gli animi si sono infuocati nei confronti delle forze dell'ordine, che però sono riuscite a riportare la situazione sotto controllo.
I residenti pretendevano di trascorrere lì la notte per trovare riparo e restare al sicuro nelle prossime ore, anche perché la scossa è stata importante e ha allarmato tutti. La chiusura dei cancelli ha mandato su tutte le furie i presenti, secondo cui quell'area dovrebbe essere accessibile - da protocollo - in questi casi per accogliere le persone in caso di emergenza; sono nati dei diverbi con i poliziotti, ma per fortuna non sono sfociati in veri e propri contatti fisici. Dunque nulla oltre alcuni tafferugli verbali.
Poi i cancelli sono stati aperti con la forza e il tutto si è normalizzato, grazie anche al lavoro degli uomini in divisa che hanno contenuto la protesta con diplomazia e professionalità. Così, grazie al dialogo, è stata placata la rabbia dei residenti. La folla, inizialmente sulle barricate, è riuscita a entrare e ha trovato un po' di sollievo dopo momenti di paura e agitazione, anche se resta la forte preoccupazione per i danni subiti dalle abitazioni e per possibili nuove scosse di terremoto.
Da tempo c'è chi chiede di puntare sulla disponibilità dell'ex base Nato, ritenendo che quella zona debba essere messa a disposizione perché lì - in caso di necessità - potrebbe essere concentrata la popolazione di Bagnoli, ritenendo adeguati sia i servizi igienici sia le condizioni di accoglienza. Una soluzione sicuramente più dignitosa rispetto alle scene di gente che resta nelle macchine e in mezzo alla strada. A maggio dello scorso anno Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, aveva parlato dell'intenzione di formalizzare un accordo "per quanto riguarda l'area dell'ex Nato a Bagnoli".
Considerando il timore di crolli, la prima reazione dei cittadini è stata quella di uscire di casa e dirigersi verso luoghi adatti per garantire un riparo temporaneo.
Gli attimi di crescente tensione richiamano all'attenzione l'importanza di protocolli di emergenza efficienti, oltre che della prontezza delle istituzioni nel fronteggiare eventi inaspettati e di fornire risposte tempestive per mettere al sicuro la comunità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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