Patrick Zaki si è sposato con la fidanzata Reny Iskander al Cairo, in Egitto. Il matrimonio si è svolto presso la cattedrale copta di San Marco, nel quartiere di Heliopolis. La coppia ha seguito il lungo rito copto-ortodosso connotato da canti liturgici. Zaki, attivista egiziano e cittadino onorario di Bologna, è stato liberato dopo tre anni di calvario giudiziario e ha completato gli studi presso l'Università di Bologna, dove ha conseguito la laurea. Adesso si è sposato con Iskander, alla quale aveva scritto una lettera poco prima di ricevere la grazia dal presidente egiziano al-Sisi.
Il matrimonio al Cairo
Il laureato egiziano dell'Università di Bologna, come detto graziato al termine di caso giudiziario in Egitto durato tre anni, è riuscito a celebrare il proprio matrimonio con la fidanzata Reny. Oltre ai genitori della sposa e dello sposo (papà George e mamma Hala) e alla sorella di Patrick, Marise, in chiesa erano presenti fra gli altri la sua avvocata principale, Hoda Nasrallah, e diversi militanti per la difesa dei diritti umani in Egitto, tra cui Ahmed Douna, come Patrick graziato quest'estate dal presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi.
La sposa indossava un vaporoso abito bianco con velo e Patrick un completo nero con papillon e camicia bianca. Durante la funzione Patrick ha poi indossato una pesante tunica bianca con bordature e croce dorate e Reny un'abbinata mantellina.
La moglie, la liberazione, le polemiche
La moglie di Zaki è Reny Iskander. Come ha scritto Il Resto del Carlino, si è laureata a luglio – proprio come l'attivista – nel curriculum Gemma in Women's e Gender studies dell'Unibo. Mentre lei era in ateneo, il compagno era in collegamento dall'Egitto. I due stanno insieme da quattro anni. La donna è sempre rimasta accanto a Zaki, anche durante gli anni passati in carcere da quest'ultimo.
"Un grazie al governo italiano per quello che ha fatto negli ultimi giorni, ho veramente apprezzato tutto quello che hanno fatto. Sono contento di essere in Italia, ci vediamo a Bologna", aveva dichiarato Zaki una volta rientrato in Italia. In precedenza non erano mancate polemiche. In particolare per la sua decisione di prendere un volo di linea, invece che quello di Stato. Zaki aveva sì ringraziato l'esecutivo italiano per l'impegno messo in campo per arrivare alla sua scarcerazione, declinando però le proposte messe sul tavolo per il suo rientro in Italia.
Zaki si era trasferito a Bologna nel 2019 per frequentare un master universitario in
studi di genere. La sua complessa vicenda giudiziaria era cominciata con l'arresto per diffusione di false notizie il 7 febbraio del 2020. La svolta definitiva è arrivata la scorsa estate. Fino al matrimonio di poche ore fa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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