Nei cinema di provincia è già primavera

La locandina dice tutto: una ragazza, china su un piatto, mangia strisce di pellicola come fosse pastasciutta, ricordandoci la celebre immagine di Totò alle prese con gli spaghetti. È la seconda edizione di «Voglia di cinema», la manifestazione ideata dall’Anec, l’associazione esercenti cinematografici del Lazio, assieme a Regione e Provincia di Roma, per promuovere la cultura del grande schermo nel territorio grazie a ingressi scontati in determinati giorni della settimana. In 45 sale delle province laziali (Capitale esclusa, poiché presto destinataria di un’iniziativa a parte), il martedì e mercoledì il biglietto costerà infatti 2,5 euro, la metà della riduzione solitamente concessa ad alcune categorie di spettatori. Anche nei circuiti di periferia e nei piccoli cinema di paese sopravvissuti all’avanzata dei multisala - da Colleferro a Monterotondo e Trevignano, da Ceccano a Terracina e Soriano al Cimino - tutti, compreso chi aveva rinunciato al piacere di frequentare il cinema per motivi economici, potranno apprezzare film di qualità a un prezzo più che ridotto. Come l’anno scorso, nei programmi sarà data una particolare attenzione ai titoli italiani ed europei e, in date che saranno segnalate, registi, attori e professionisti del cinema incontreranno il pubblico in sala. L’iniziativa ha fatto sentire i suoi effetti: nell’anno che si è appena concluso, nei cinema che hanno aderito, se riferite al 2005 le presenze sono aumentate del 12,4 per cento e gli incassi del 9,4 per cento (lo stesso dato è stato di -1 per cento e -0,8 per cento per i cinema non aderenti); in dieci mesi, poi, sono stati «catturati» 180mila nuovi spettatori paganti, tra cui anche famiglie e gruppi. Se ci si limita a esaminare i due giorni della promozione, nello stesso periodo le presenze sono salite del 41,5 per cento e i guadagni del 19,2 per cento.
Numeri rilevanti, che hanno spinto gli organizzatori a insistere su questa strada. «Far riscoprire al pubblico la centralità della sala - osserva Leandro Pesci, presidente Anec -, intesa come luogo ideale per la fruizione rispetto a quanto offerto dai competitors, home video, pay tv e videofonini, e dai prodotti illegali, vuol dire soprattutto stimolare un desiderio latente di cinema».

«L’altro giorno stavo vedendo il discusso film di Gibson - racconta l’attrice Eleonora Giorgi -, a un certo punto ecco la magia dell’intervallo: tutti si parlavano, la sala in fondo è vera condivisione di emozioni e impressioni».
Per informazioni sui cinema che partecipano all’iniziativa (con almeno uno schermo): 06.4451208.

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