Nei «Rhythms del mundo» c’è il rock che sa di Cuba

E d’accordo che uno pensa subito male. Ci sono gli specchietti per le allodole, e i Buena Vista Social Club e lo scopo benefico e i gruppi che vanno per la maggiore come Coldplay, gli U2, i Radiohead che regalano loro brani del passato. Insomma, tutto è come da copione, in questo cd Rhythms del Mundo, persino la confezione biodegradabile e le «recommended readings», le letture consigliate che sono poi quelle ansiogene sul futuro climatico: Come fermare l’incendio del pianeta oppure La guerra del carbone: riscaldamento globale e la fine dell’era petrolifera e allegrie del genere. Però c’è la musica, anzi c’è il suo nuovo guardaroba perché le canzoni già si conoscono da un pezzo.

E basta ascoltare Clocks dei Coldplay con il piano che diventa brasileiro ma la voce è sempre quella di Chris Martin oppure la Fragilidad di Sting che sta sospesa in una terra che non c’è, per precipitare nudi in questo cd che sa di Cuba ma non troppo, di furberia commerciale ma appena un po’ e comunque riveste canzoni come Killing me softly così bene che fa quasi piacere, ecco, questo nuovo guardaroba.

AA.VV. - Rhythms del mundo (Universal)

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