A New York con Santo Versace si premia la bontà «made in Italy»

Al presidente della fondazione Operation Smile Italia Onlus, che si occupa di operare i bimbi con malformazioni facciali in sessanta Paesi in via di sviluppo, sarà consegnato domani al Cipriani Wall Street nella Grande Mela il «John Connor Humanitarian Service Award»

Un riconoscimento per la bontà «made in Italy». Sarà consegnato domani, 5 maggio, a Santo Versace, presidente della Fondazione Operation Smile Italia Onlus, il «John Connor Humanitarian Service Award». La premiazione avrà luogo a New York, ma in un pezzo d'Italia nella Grande Mela: il Cipriani Wall Street, dove avrà luogo un gran galà di beneficenza già «sold out» per la raccolta fondi destinati a sostenere i progetti umanitari di Operation Smile nel mondo.
Il riconoscimento internazionale viene attribuito a coloro che hanno dimostrato il loro impegno verso i più deboli e i bisognosi. Nelle precedenti edizioni sono stati premiati tra gli altri Ratan Tata, Sergeant e Eunice Kennedy Shriver, il premio Nobel Oscar Arias Sanchez, la first lady dell'Honduras Mary de Flores. Tutte personalità che hanno messo la loro leadership al servizio della missione di cambiare la vita di migliaia di persone e di bambini, costretti a vivere nella povertà e con il miraggio di una vita dignitosa. Ed è molto importante che quest'anno venga riconosciuta l'opera di Santo Versace, che ogni anno nel mese di maggio, con Operation Smile organizza a New York «The Smile Event» un gala a scopo benefico, che ha l'obiettivo di raccogliere fondi per il sostentamento dell'organizzazione ma anche di premiare le personalità che si sono distinte e impegnate nel sostenere i progetti umanitari della Fondazione.
Operation Smile Italia Onlus è nata a Roma nel 2000 come costola italiana della fondazione nata nel 1982. Nei Paesi poveri e in via di sviluppo, i volontari di Operation Smile curano gratuitamente ogni anno in 60 Paesi in via di sviluppo migliaia di bambini con gravi malformazioni al volto - in particolare piccoli sofferenti di labio-palatoschisi - e collaborano con le istituzioni e il personale medico locale per favorire lo sviluppo di un sistema sanitario autosufficiente. La labio-palatoschisi crea problemi non solo estetici, ma anche di respirazione e alimentazione. Nei Paesi in via di sviluppo un bambino su 500 nasce con deformità facciali correggibili: correggere una labio-palatoschisi richiede un intervento chirurgico medio di circa 45 minuti. Grazie al lavoro degli oltre 5mila volontari medici provenienti da tutti i Paesi del mondo e agli oltre cento volontari italiani, Operation Smile nel 2010 ha operato 16.113 bambini e giovani.
Molti gli italiani che saranno presenti all'evento: l'ambasciatore d'Italia negli Usa Giulio Terzi di Sant'Agata, il console generale a New York Francesco Talò, il rappresentante dell'Ice Antonio Musella e Leonardo Ferragamo sono solo alcuni dei nostri connazionali che vivono nella Grande Mela e che parteciperanno a questa importante serata. Si alterneranno nella conduzione della serata Giada De Laurentis, Brooke Burke e David Charvet, Natali Morales, John Salley, star dell'Nba, e Nicole Lapin, volto noto della Cnn. Massiccia la presenza delle grandi famiglie newyorkesi, che da anni sostengono Operation Smile: Donald Trump Jr. con sua moglie Vanessa, Gillian e Lydia Hearst, Lacey Tisch. Molti i giovani italiani coinvolti nell'organizzazione dell'evento, da Antonio e Francesca Versace, Lucrezia Buccellati e Maggio Cipriani.

A rappresentare l'Italia, insieme al parterre di illustri ospiti, anche due prodotti italiani che saranno offerti durante la cena di gala: il vino prodotto nelle Marche dal conte Piervittorio Leopardi Dittajuti, che ha aderito al progetto «Wine for smile», che verrà lanciato in questa occasione negli USA, e il limoncello dell'azienda romana Pallini.

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