I social network alimentano l'esposizione dei minori ai pericoli della Rete, consentendo contatti anche con sconosciuti. E i genitori spesso non sono informati affatto sul comportamento dei propri figli mentre navigano online.
È lo scenario che emerge da una ricerca condotta da Microsoft in 11 paesi europei sul portale Msn, che ogni giorno raggiunge oltre 4 milioni di utenti in Italia, presentata oggi in occasione del Safer Internet Day 2011, la giornata europea per la sicurezza in Rete, e organizzata da InSafe, la rete europea di cooperazione per la promozione dell'uso sicuro di Internet costituita e cofinanziata dalla Commissione europea.
Secondo l'indagine infatti il 40 per cento dei teenager italiani sceglie autonomamente quali limiti all'accesso del proprio profilo adottare e il 15 per cento sceglie di non adottarne alcuno. Eppure, in Italia il 60% dei minori dichiara di essere stato contattato almeno una volta da utenti sconosciuti. Se è vero che il 48% ha bloccato la richiesta di contatto, il 37% l'ha accettata per curiosità e il 7% ha deciso di non informare i propri genitori. Un dato allarmante è che il 66% decide di non rispondere ai messaggi inviati da gente estranea solo per disinteresse e non per prudenza.
Nonostante ciò, il 32% dei genitori italiani non controlla in nessun modo il comportamento in Rete dei propri figli, anche se l'88% ha affrontato con loro l'argomento dei potenziali rischi del Web.
La settima edizione della Giornata europea dedicata al tema prevede incontri e dibattiti uniti dallo slogan «It's more than a game, it's your life» (È più di un gioco, è la tua vita), per invitare gli utenti, e in particolare i più giovani, a valutare con attenzione le possibili conseguenze delle loro esperienze nella cosiddetta attività virtuale, sia che si tratti di game online che di partecipazione ai social network.
Interviene anche il ministro della Gioventù Giorgia Meloni: «Grazie all'alleanza tra imprese leader nel settore e le istituzioni si contribuisce a sensibilizzare ed educare gli utenti, soprattutto i più giovani, a un rapporto consapevole con un mezzo che, proprio in funzione delle sue sconfinate potenzialità, richiede accortezza e preparazione. Internet - prosegue il ministro - è lo strumento attraverso il quale i giovani non solo hanno la possibilità di conoscere il mondo, ma anche di entrare a farne parte come protagonisti, raggiungendo luoghi, persone e idee dai quali altrimenti le distanze fisiche li separerebbero irrimediabilmente. Non servono nuove regole o censure, serve una piuttosto una maggiore preparazione».
«Oggi ci troviamo davanti ad un profondo gap tra la generazione dei "nativi digitali" e quella dei genitori - conviene Pietro Scott Jovane, ad di Microsoft Italia -, che seppur informati sui potenziali rischi di Internet spesso non sanno come affrontarli per mancanza di conoscenza degli strumenti informatici e del Web stesso». L'impegno di Microsoft Italia si concretizzerà, con il cappello del progetto SicuramenteWeb, nell'organizzazione di una serie di iniziative gia a partire da domani sotto il patrocinio del Ministro della Gioventù e in collaborazione con Polizia Postale e delle Comunicazioni. Decine di dipendenti dell'azienda saranno chiamati come volontari, assieme agli esperti della Polizia Postale e delle Comunicazioni, per portare gli insegnamenti, i messaggi e i consigli della campagna nelle proprie province d'origine, lungo tutta la Penisola, attraverso speciali lezioni nelle scuole e interventi sulle pagine di quotidiani locali. Un impegno che nel suo complesso a livello europeo coinvolgerà 27 filiali Microsoft e oltre 800 dipendenti, con l'obiettivo di raggiungere e formare direttamente più di 84mila tra ragazzi, insegnanti e genitori. Inoltre, per l'occasione Microsoft ha creato un'iniziativa ad hoc volta a illustrare con un linguaggio semplice tutte le informazioni necessarie a ragazzi e genitori per proteggersi dai rischi presenti oggi in rete, dallo spamming ai virus, dal phishing alla sicurezza dei minori (per approfondimenti visitare il sito http://www.navigaleggero.it/).
Conclude i ragionamenti sulla delicata questione Antonio Apruzzese, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni: «Il nostro continuo impegno, oramai decennale, sta in una costante azione di vigilanza e di vicinanza a fianco di tutti i soggetti, pubblici e privati, impegnati a promuovere le più utili forme di sensibilizzazione stimolando esperienze di vita virtuale in Internet sempre responsabili, rispettose delle regole e, principalmente, della dignità delle persone, che non smettono di essere tali sul Web».
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