Il Novecento visto dalla Scuola del libro

Matteo Chiarelli

Cento anni fa nasceva la «Scuola del Libro», laboriosa fucina di formazione per apprendisti del settore poligrafico.
Cento anni dopo, la Società Umanitaria, che nel 1904 fondò quell’istituto e che ancora oggi ne ospita la sede, festeggia il prestigioso anniversario con la mostra storico-documentaria «A scuola di carattere», allestita fino al prossimo 29 luglio allo Spazio Biblioteca (presso i chiostri dell’Umanitaria, via Daverio 7, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 19.00).
Dopo la pubblicazione, lo scorso marzo, di un volume celebrativo («Spazio ai caratteri. L’Umanitaria e la Scuola del Libro») a commemorazione del centenario, ha ora luogo dunque un’esposizione che si presenta come raccolta di materiali recuperati attraverso un lavoro di ricerca e selezione nell’archivio della Scuola. Una retrospettiva che raccoglie diverse pubblicazioni d’epoca, fotografie, opuscoli, manifesti, prove grafiche, disegni litografici ed esercitazioni.
Tutti pezzi realizzati fin dai primi anni del Novecento dagli studenti dei diversi corsi di questa particolarissima scuola.
Creata per la formazione e il perfezionamento del personale poligrafico, la «Scuola del Libro» fu certo tra i primi e principali istituti del settore in Europa e per lungo tempo si dimostrò una delle strutture di maggior lustro all’interno della stessa Umanitaria.
Creata il 13 marzo 1904, la scuola ebbe la sua sede iniziale in via Goldoni e solamente nel 1914 prese posto negli spazi dell’Umanitaria dove tuttora rimane.
Dall’Umanitaria però, fin già dai primi anni Settanta, non venne più gestita, passando dapprima sotto l’egida della Regione e successivamente della Provincia, e cambiando anche il nome in «Centro di formazione Riccardo Bauer», a memoria del famoso presidente della Società di via Daverio in carica nel dopoguerra. Nonostante le trasformazioni, l’Istituto si segnalò nel corso degli anni come laboratorio innovativo di tipografia, grafica e fotografia, anticipando il moderno concetto di design e di pubblicità, e istruendo migliaia di giovani nel settore strategico dello sviluppo tecnologico applicato alla comunicazione visiva.
Le attività dell’Umanitaria, durante l’estate milanese, non si fermano però solo a questa mostra. Il cartellone di proposte culturali offerte a chi non andrà in vacanza è quanto mai ricco. Fino al prossimo 21 settembre avrà infatti luogo, la diciottesima edizione di «Estate nei chiostri dell’Umanitaria» (insieme alla Fondazione Humaniter e ad Anteo spazio cinema), una rassegna di iniziative socio-culturali per tutti gli appassionati di cinema, di spettacoli, di mostre e poesia.
Il programma per le serate estive prevede numerosi appuntamenti di cinema all’aperto, mentre di pomeriggio ci saranno incontri e presentazioni di libri (per il ciclo «A tu per tu con l’autore»), approfondimenti tematici (per il ciclo «Caro docente»), letture di storie, oltre a dibattiti dedicati a poesie e ricordi su Milano (per il ciclo «L'è on rebelott» e per il festival «Poeti a Milano») ed esperienze di viaggio (per il ciclo «Turisti non per caso»).


Sono inoltre in progetto itinerari artistici e culturali fuori città (il prossimo sarà mercoledì 20 luglio, sul Lago Maggiore presso Laveno-Mottarone). (Per informazioni: Società Umanitaria, telefono: 02-5796831 oppure: 02-55192966 o al sito internet www.estate.umanitaria.it).

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