Nucleari o sott'acqua: è stata l'estate delle vacanze "uniche"

Nucleari o sott'acqua: è stata l'estate delle vacanze "uniche"

Dormire avvolti nella quiete di un faro, sospesi su una gru che domina la città o in una casa costruita tra i rami di un albero, circondati dalla natura incontaminata. Per molti viaggiatori, stanchi di soggiorni «ordinari» in «ordinari» alberghi e campeggi, la ricerca di esperienze nuove e decisamente insolite è diventata una specie di parola d'ordine. Così negli ultimi anni si sono moltiplicate le proposte più diverse, che hanno aperto la strada a un modo molto più personale e non convenzionale di interpretare le ferie.

Ecco allora che in Olanda, precisamente ad Amsterdam, una vecchia gru del porto è stata recentemente trasformata in un hotel di lusso. Tre suite, ognuna disposta su due piani, sono state ricavate fra i tralicci un tempo arrugginiti, dai quali è possibile ammirare un panorama mozzafiato. Piscina idromassaggio inclusa. In Norvegia è, invece, possibile isolarsi completamente: basta scegliere di pernottare nell'antico faro di Littleisland, a 130 miglia dal Circolo polare artico. Il luogo ideale per rilassarsi e, durante i mesi invernali, ammirare l'aurora boreale. Chi al freddo glaciale preferisce il caldo può pernottare nella casa sull'albero realizzata nel bel mezzo della Lion Sands Private Game Reserve, in Sudafrica. La piattaforma di legno è sospesa sulla savana ed è priva di illuminazione artificiale: si dorme sul letto a baldacchino open air e si ammira un cielo che giura chi ha avuto la fortuna di andarci non ha eguali al mondo.

UN SALTO A PYONGYANG

Viaggi e sistemazioni come quelle appena citate non sono sempre alla portata di tutte le tasche, ma con il tempo si stanno moltiplicando strutture più accessibili, proposte da portali come Booking o Airbnb. Perché le esigenze di chi parte sono cambiate e di conseguenza il mercato si sta adeguando. «Quest'anno oltre il trenta per cento di chi ha deciso di viaggiare ha espresso il desiderio di vivere un'esperienza unica. Per esempio dormire in un igloo, in una casa nel bosco o comunque in una struttura poco ordinaria conferma Alberto Yates, regional manager di Booking.com. Il trend è significativo: vediamo crescere le cosiddette vacanze esperienziali. Se più della metà degli italiani preferisce ancora pernottare in alberghi, ville e case vacanze, una buona percentuale desidera ormai qualcosa di diverso». Secondo i dati di Booking, circa l'80 per cento dei viaggiatori è alla ricerca di un'esperienza personale di viaggio. «Si cercano soluzioni tagliate su misura, quindi non standardizzate prosegue l'esperto-. Le soluzioni più gettonate sono quelle che implicano un contatto stretto con la natura. Per questo sono in aumento i viaggi in bicicletta, che permettono di muoversi in modo più lento e di raggiungere luoghi remoti. Sta crescendo anche la richiesta dei safari eco sostenibili, così come dei tour di snorkeling». Ma anche di avventure decisamente lontane dai luoghi comuni. Come, per esempio, visitare il confine fra Corea del Nord e Corea del Sud. Ovvero una delle aree più militarizzate e isolate del pianeta, ma anche esempio unico di biodiversità e per questo meta molto ambita da escursionisti di mezzo mondo. O, ancora, guardare con i propri occhi cosa sia rimasto del reattore numero quattro della centrale nucleare di Chernobyl, esploso nel 1986 e tornato alla ribalta grazie a una fortunata serie tv. Proprio quest'anno le prenotazioni dei «tour nucleari» sono aumentate del 40 per cento. Il pacchetto comprende tutto: partenza da Kiev, viaggio in bus fino al luogo del disastro, passeggiata intorno all'enorme cupola di metallo che isola il reattore, visita all'interno del bunker dove le autorità si riunirono all'indomani del disastro e, infine, tour nella città fantasma di Pripjat. Sulla stessa falsariga, è il desiderio di passare una notte nelle silenziose profondità di un bunker. Non strutture costruite ad hoc, ma vecchi rifugi risalenti alla seconda guerra mondiale rimessi a nuovo. Un esempio è l'hotel La Claustra, sulle alpi Svizzere. Qui tutto è stato realizzato in un bunker militare realizzato nella catena montuosa del San Gottardo. Le 17 stanze sono state ricavate all'interno di pareti cavernose e buie, mentre le finestre sono semplicemente assenti. In compenso l' hotel permette di vivere un'esperienza davvero unica, senza per questo rinunciare a lusso e comodità.

TRA BOLLE E AEREI

Anche questo è un segno che viaggiare oggi significa sempre di più ritagliarsi un'esperienza originale. Come, per esempio, quella di dormire sotto il livello del mare. Da Dubai alle Maldive, in tutto il mondo sono già cinque gli hotel di lusso che permettono di ammirare le profondità dell'oceano dal proprio letto. Il Manta Resort di Pemba, Zanzibar, si è dotato della sua «underwater room»: una struttura di tre piani nella quale la camera da letto si trova a quattro metri di profondità. Nel bel mezzo della barriera corallina. Il costo proibitivo, circa 1.500 euro a notte, è compensato da un panorama mozzafiato. In alternativa c'è il Relais Atlantis di Dubai con la sua suite da 6mila euro a notte, dalla quale si possono ammirare circa 65mila diverse specie marine.

Per chi al mare preferisce la terra, molto in voga, negli ultimi tempi, sono le stanze bolla. Qui le pareti sono sferiche e completamente trasparenti, per permettere agli ospiti di restare immersi nella natura. Le strutture si sono moltiplicate anche in Italia. Sulle sponde del lago Maggiore c'è, per esempio, il Relais dei Cesari con due «bubble suite» immerse nel verde. In alternativa c'è la «Bolla sotto le stelle» di Montepulciano: una sfera trasparente dalla quale ammirare Appennini e lago Trasimeno.

All'immensità degli spazi si richiamano anche gli alberghi aereo. A Stoccolma, a due passi dall'aeroporto di Arlanda, si può provare l'ebbrezza di dormire in un vecchio Boeing 747-212B del 1976. C'è spazio anche nella cabina di pilotaggio, con i letti incastrati fra leve e display. E non è l'unica possibilità al mondo. Perché anche in Costa Rica esiste una struttura simile. Si tratta del 727 Fuselage Home, un albergo di lusso ricavato da un Boeing 727 del 1965 disperso nella giungla.

Infine, per chi ci tiene, è possibile rinchiudersi in cella. Volontariamente. L'esperienza decisamente poco convenzionale è a disposizione in una decina di alberghi sparsi per il mondo e ricavati all'interno di ex istituti penitenziari.

Ad Amsterdam, per esempio, sorge il Lloyd hotel, nel quale le camere moderne e lussuose hanno sostituito le celle. In Canada c'è invece l'Ottawa Jail hostel, che conserva il suo look originale. Sbarre davanti alle porte delle camere comprese.

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