Nuovo Codice e inchiesta, scatta l'analisi sicurezza sulle piste

Il Comune attende il regolamento ministeriale ma al momento è previsto che le corsie "light" potranno essere autorizzate solo dove non è possibile costruire piste in struttura

Nuovo Codice e inchiesta, scatta l'analisi sicurezza sulle piste
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Da un lato c'è la questione giudiziaria. Lo scorso 18 ottobre sono state chiuse le indagini e l'assessore Marco Granelli rischia il processo per omicidio colposa di una ciclista, Cristina Scozia, travolta e uccisa da una betoniera in via Sforza il 20 aprile 2023. Granelli oggi ha la delega alla Sicurezza ma allora gestiva la Mobilità e secondo la Procura avrebbe dato il via libera a realizzare una corsia ciclabile con «segnaletica non conforme alle prescrizioni del Codice della strada» tale da causare «confusione negli utenti». Dall'altra c'è il nuovo Codice della strada che rischia di bloccare i nuovi progetti di piste senza cordoli e potrebbe avere anche effetto retroattivo. Per questi motivi il Comune vuole «definire specifiche Linee Guida in materia di progettazione e realizzazione delle future ciclabili in segnaletica» e delle corsie che «pur nel rispetto delle caratteristiche peculiari dei diversi contesti urbani» garantiscano «una progettazione e realizzazione omogenea». Per il futuro. Ma la giunta farà scattare anche una ricognizione dei chilometri di piste tracciate con la vernice negli ultimi anni a partire dall'emergenza Covid. Nel lavoro intende farsi supportare anche da un esperto esterno qualificato, «per l'analisi e la verifica degli aspetti connessi alla sicurezza stradale delle piste in segnaletica e delle corsie ciclabili». É quanto si legge nella determina dirigenziale pubblicata ieri sull'Albo pretorio. Come primo atto il dg Christian Malangone ha nominato responsabile unico del progetto Carmela Francesca, già vicedirettore generale. Il Comune, come spiega l'atto, vuole condurre un'analisi degli interventi effettuati «sugli itinerari ciclabili in segnaletica ritenuti più significativi», per verificarne gli aspetti progettuali e realizzativi «in termini di funzionalità/vulnerabilità» e «con particolare riguardo alla sussistenza di tutti i requisiti e gli elementi tecnico-normativi in materia di sicurezza stradale, anche in considerazione delle modifiche normative intervenute».

Per quanto riguarda il nuovo Codice, il Comune attende il regolamento ministeriale ma al momento è previsto che le corsie «light» potranno essere autorizzate solo dove non è possibile costruire piste in struttura. «Viaggio molto e le ciclabili in tutto il mondo e vedo poche piste realizzate con i cordoli, da questo punto di vista non credo che sia una saggia decisione» contesta il sindaco Beppe Sala. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini spiega invece che il nuovo Codice in vigore entro metà dicembre «specifica come vanno fatte le ciclabili perchè siano sicure.

A chi dice che sono nemico delle bici dico che stiamo nvestendo 600 milioni per 1.800 km di ciclovie e piste in tutta Italia, ma la sicurezza è fondamentale. Non può essere una striscia di bianco tra le fermate del bus e il carico e scarico merci».

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