La setticemia rappresenta un’emergenza medica da trattare in modo repentino, una vera e propria minaccia per la salute a prescindere dall’età e dai soggetti colpiti.
Negli over, in particolare, riconoscere tempestivamente la setticemia può incidere notevolmente sulle possibilità di guarigione, soprattutto perché una delle conseguenze più pericolose di questa patologia è l’evoluzione in sepsi e la formazione di coaguli di sangue in grado di generare trombi.
Cos’è la setticemia e come si manifesta
La setticemia è la grave complicazione di un'infezione batterica che non è stata trattata in modo adeguato, causando la diffusione di vari tipi di batteri in tutto l’organismo attraverso il sangue. Responsabili dell’infezione, in particolare, possono essere ad esempio streptococchi, stafilococchi, meningococchi o anche pneumococchi, localizzati inizialmente in un’area ristretta come ad esempio nei polmoni o nella pelle.
I sintomi della setticemia sono numerosi e la loro manifestazione dipende molto dalle fasi di avanzamento della malattia. Negli anziani, nello specifico, i campanelli d’allarme della setticemia sono soprattutto un aumento del ritmo della respirazione, stato confusionale, brividi e debolezza diffusa. Più in generale, appartengono alla lista dei sintomi:
- comparsa di febbre;
- aumento della frequenza cardiaca con brividi;
- nausea e vomito;
- ipotensione;
- diarrea;
- dolori a livello muscolare;
- comparsa di puntini rossi sulla pelle;
- perdita di coscienza.
Cause della setticemia
A causare la setticemia possono essere diverse tipologie di infezioni batteriche non contenute e diffuse nell’organismo, con il conseguente trasporto di batteri attraverso la circolazione del sangue.
La lista delle cause di setticemia più frequenti comprende:
- polmonite;
- infezioni addominali, come ad esempio l’appendicite e la peritonite;
- infezioni alle vie urinarie;
- endocardite, vale a dire infezione a carico del cuore;
- infezioni della pelle in seguito ad abrasioni, ferite e ustioni.
Se da un lato qualsiasi intervento chirurgico può essere la causa scatenate della setticemia, dall’altro lato ci sono alcuni fattori di rischio da non sottovalutare come ad esempio un sistema immunitario debole o la presenza di malattie croniche, tra cui patologie renali o epatiche, tumori, diabete.
Cure e rimedi per la setticemia
Per guarire dalla setticemia ed evitare il rischio di evoluzione in sepsi è fondamentale intervenire prontamente, innanzitutto programmando una terapia a base di antibiotici, dopo aver individuato il batterio responsabile dell’infezione o utilizzando antibiotici ad ampio spettro. Il rischio che si corre, infatti, è quello di causare danni ai singoli organi.
In aggiunta è anche possibile ricorrere ad altre terapie da effettuare in ambito ospedaliero, come la somministrazione di vasopressori oppure la ventilazione meccanica o la dialisi qualora il quadro clinico sia evoluto rispettivamente in insufficienza polmonare o renale. Nel caso in cui l’infezione sia causata da un ascesso, ad esempio, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico localizzato.
È possibile prevenire la setticemia?
Per prevenire la setticemia è determinante prevenire le infezioni, quindi sostanzialmente cercare di rispettare le principali norme igieniche e mettere in atto alcune strategie efficaci.
È utile disinfettare con cura qualsiasi ferita anche superficiale, lavarsi bene le mani per evitare infezioni a carico dell’apparato respiratorio così come consultare il medico per programmare le vaccinazioni stagionali, ad esempio contro l’influenza e il Covid.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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