I punti chiave
Il tremore può colpire a tutte le età, ma soprattutto ad essere soggetti a tale tipo di disturbo sono gli over. I movimenti vacillanti riguardano soprattutto mani e braccia, ma possono coinvolgere anche altre parti del corpo, come ad esempio la testa e le gambe.
La forma più comune, un’entità benigna, è il tremore essenziale. Esso può insorgere anche in età giovane o adulta ma i sintomi si fanno più visibili con l’avanzare dell’età. Si tratta di un disturbo, che può essere ereditario, caratterizzato da movimenti piccoli e rapidi associati a azioni semplici. Ce ne si accorge per esempio quando si intendere scrivere qualcosa, ma si fa fatica.
Alcuni fattori possono peggiorare la situazione, come determinate emozioni quali la paura, lo stress, l’ansia o la fatica.
I movimenti di tal tipo si pensa che siano il risultato di anomalie nella comunicazione tra alcune aree del cervello.
Le cause del tremore
Le cause possono essere molteplici: il fisiologico invecchiamento, alcuni tipi di farmaci, debolezza, affaticamento muscolare, eccessivo consumo di alcool (ma anche astinenza da alcool) o di caffeina, stress, ansia e determinate patologie.
Tra queste ultime, vi sono:
- il morbo di Parkinson. Si tratta di una malattia degenerativa progressiva di aree del cervello, tra cui quella deputata a coordinare i movimenti;
- ipertiroidismo, quando cioè in circolo ci sono troppi ormoni tiroidei;
- tumori al cervello, cioè crescite, maligne o benigne, nel cervello;
- disturbi nervosi o cerebrali come la distonia. Quest’ultima è caratterizzate da contrazioni muscolari involontarie di lunga durata;
- sclerosi multipla e ictus che colpiscono aree dell’encefalo che controllano il movimento.
Quando preoccuparsi
Prima di tutto occorre sottolineare che esiste anche un tremore fisiologico, quindi normale. Se per esempio si tendono eccessivamente le mani, queste ultime, nella maggioranza delle persone, e non solo senior, saranno soggette a un lieve e rapido tremore.
In caso di preoccupazione, il consiglio è di consultare il medico, l’unico che può fare diagnosi.
Vi sono comunque dei campanelli d’allarme.
È meglio rivolgersi ad un professionista se i tremori iniziano bruscamente, se il battito cardiaco accelera e compare agitazione, e se sussistono sintomi neurologici, quali difficoltà a parlare o a camminare e alterazioni dello stato mentale. Lo stesso va fatto se il tremore si prolunga nel tempo, se interferisce con la vita quotidiana e se è associato ad altri sintomi come mal di testa, stanchezza e irrigidimento muscolare.Leggi anche:
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