Palermo, all'Ismett il primo trapianto domino di fegato del Meridione

Un giovane paziente ricevente ha donato a propria volta l'organo appena espiantato ad un altro malato. Il direttore dell'istituto, Bruno Gridelli: «Una tecnica molto particolare che può essere eseguita solo in alcuni casi e in centri altamente specializzati»

Primo trapianto «domino» di fegato nel Meridione d'Italia. La tecnica, che vede il ricevente diventare a propria volta donatore a favore di un altro paziente, è stata applicata con successo per la prima volta all'Ismett (Istituto mediterraneo per i trapapianti e terapie ad alta specializzazione) di Palermo, sabato scorso. Un giovane paziente di 36 anni affetto da una rara patologia genetica, l'amiloidosi - una patologia che comporta una grave compromissione del sistema nervoso periferico ma che lascia inalterate le funzioni principali del fegato - , ha ricevuto l'organo da un paziente morto a Palermo, all'ospedale Civico, che ha donato con successo anche il cuore. Ma il fegato espiantato, sottoposto a trattamenti particolari, è stato a sua volta donato a un altro malato, un uomo di 65 anni affetto da cirrosi epatica, che avrebbe rischiato la vita senza un trapianto immediato. I pazienti sono stati operati quasi contemporaneamente, e adesso sono entrambi ricoverati nel reparto di terapia intensiva dell'Ismett.
Il trapianto domino di fegato non è molto diffuso. Anche perché non sempre è applicabile, visto che può essere utilizzato solo in presenza di particolari condizioni: «La tecnica domino - spiega il professor Bruno Gridelli, direttore dell'Ismett - è molto particolare e può essere eseguita solo in alcuni casi e in centri altamente specializzati. Anche questa complessa metodica ha l'obiettivo di aumentare le possibilità di far fronte alle richieste di trapianto dei nostri pazienti. Il nostro pensiero riconoscente va alle famiglie dei donatori che hanno saputo, nel loro dolore, dare una speranza di vita ai pazienti in attesa di trapianto. Un grazie anche agli operatori delle Rianimazioni siciliane: senza di loro, infatti, nessun trapianto sarebbe stato possibile».
Sono ben 14, nelle ultime due settimane, i trapianti eseguiti all'Ismett, e per lo più da donatori siciliani.

Novantatrè in tutto quelli realizzati nel 2009, 50 di fegato, 19 di rene, 12 di cuore, sette di polmone e cinque combinati. E del resto il centro, ormai, è diventato un punto di riferimento non solo per i pazienti siciliani ma per quelli di tutta Italia, viste le punte di eccellenza raggiunte.

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