Palermo, Lega denuncia: "Nostra consigliera cacciata da Consiglio circoscrizione"

La denuncia arriva dagli esponenti della Lega in Sicilia Igor Gelarda e Antonio Triolo. "Comportamento inaccettabile e illegittimo", attaccano dal partito

Palermo, Lega denuncia: "Nostra consigliera cacciata da Consiglio circoscrizione"

Mentre la Lega si struttura sempre più nel Palermitano, con la nomina di nuovi commissari cittadini, una consigliera di circoscrizione della Lega è stata cacciata durante una seduta del Consiglio della I circoscrizione di Palermo. A denunciarlo sono Igor Gelarda, responsabile enti locali del Carroccio in Sicilia e capogruppo del partito a Sala delle Lapidi, e Antonio Triolo, commissario provinciale della Lega di Palermo, che puntano il dito contro "i toni e i metodi inaccettabili usati".

La consigliera sarebbe stata allontanata "in malo modo" durante il consiglio dello scorso 11 novembre, quando avrebbe espresso solidarietà allo stesso Gelarda, protagonista di un duro scontro verbale con l'ex no global Luca Casarini durante la seduta pubblica del Consiglio della I Circoscrizione, a Villa Garibaldi, per esprimere solidarietà al cittadino tedesco picchiato e ridotto in fin di vita da un giovane, per aver chiesto alla madre dell'aggressore di non entrare con l'auto in un'isola pedonale.

Il Consiglio incriminato si è tenuto in piazza Giulio Cesare, presieduto da Massimo Castiglia. La consigliera Maria Pitarresi è intervenuta per protestare "rispetto alla gestione", sempre del presidente Castiglia, "del precedente Consiglio di Villa Garibaldi". "A quel punto - racconta Pitarresi - il presidente ha accusato la Lega di aver voluto strumentalizzare l'incontro e alle mie lamentele rispetto a tale ricostruzione per tutta risposta il presidente mi ammoniva, intimandomi di uscire dall'aula".

Quindi "per evitare che la situazione degenerasse", la consigliera è effettivamente uscita dall'aula. Ma quando ha provato a rientrare sarebbe stata cacciata. "Il presidente mi ha impedito di sedermi al mio posto - racconta -, intimandomi con tono deciso di uscire. Non mi ha autorizzato a rimanere in Aula, senza peraltro chiarire il motivo di tale gesto illegittimo". A quel punto la consigliera ha abbandonato l'aula.

"Abbiamo informato la Digos e il segretario generale del Comune - spiega Igor Gelarda - perché assuma provvedimenti rispetto a un comportamento inaccettabile e illegittimo che ha impedito l'esercizio di una pubblica funzione a un esponente della Lega che riveste un ruolo istituzionale". "Questi atteggiamenti - concludono Triolo e Gelarda - sono l'espressione di un modo di intendere la politica illiberale e totalitario che non ci appartiene. Il Presidente Castiglia probabilmente pensa che le sedi istituzionali funzionino come i centri sociali da cui proviene e che coccola costantemente".

Intanto la Lega si struttura sempre più nel Palermitano. Il commissario provinciale Antonio Triolo, ha nominato i commissari cittadini di Altofonte (Giuseppe Pipitone); di Bagheria (Valerio Puleo); di Belmonte Mezzagno (Rita Pizzo); di Carini (Antonino Amato); di Isola delle Femmine (Bartolo Sillitti); di Partinico (Filippo Cangemi); di San Giuseppe Jato (Filippo Di Maggio); e di Termini Imerese (Antonino Corso).

"Abbiamo nominato uomini e donne che lavorano, pensionati, avvocati e imprenditori, medici che rappresentano con la loro esperienza e differenza il vasto mondo che compone ormai la Lega, primo partito d'Italia e, già alle ultime elezioni Europee, secondo partito dell'Isola", spiega Triolo. "Un mix di esperienza e freschezza - aggiunge - che, siamo certi, darà i suoi frutti a cominciare dai cittadini dei comuni in cui ci attendono, nella prossima primavera, prove elettorali.

Prove che non intendiamo affrontare con alleanza chiuse in qualche stanza o con accordi con notabili della vecchia politica ma proponendo la prima alleanza ai cittadini, insieme ai quali costruiremo le liste ed i programmi, e chiudendo accordi con chi non si è reso colpevole delle macerie che ricoprono la nostra terra, una terra distrutta da decenni di malapolitica".

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