A sei mesi dalla morte i carabinieri hanno risolto l'omicidio di Santa Trovato. La donna di 79 anni è stata picchiata e uccisa a Ragusa dal figlio, arrestato ieri. L'anziana era vittima di "una ormai consolidata situazione di maltrattamenti", spiegano gli investigatori dell'Arma, che "forse per vergogna o per timore di ulteriori ripercussioni" non aveva denunciato le violenze subite. Ne sono convinti gli investigatori della Compagnia carabinieri di Ragusa che hanno fatto scattare le manette ai polsi di Carmelo Chessari, 48 anni, accusato di omicidio con l'aggravante di aver agito contro un ascendente.
Il 21 aprile scorso la pensionata arrivò al pronto soccorso dell'ospedale "Giovanni Paolo II" di Ragusa, in coma, con una emorragia celebrale e il volto tumefatto. A chiedere l'intervento dei sanitari del 118 era stato proprio il figlio, senza, però riuscire a fornire alcuna spiegazione plausibile sulle condizioni di salute della madre. Trasferita a Catania e operata d'urgenza, la pensionata morì dopo qualche settimana senza riprendere mai conoscenza.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, a scatenare l'ira del 48enne, il fatto di essere rimasto accidentalmente chiuso fuori in terrazzo. L'uomo avrebbe chiesto alla donna di aprire la porta per poter rientrare in casa, ma la pensionata, intenta a guardare la tv, non si sarebbe accorta di lui. Dopo aver forzato la porta ed essere entrato nell'abitazione, in preda a un "raptus" l'uomo si scagliò con una violenza inaudita contro la pensionata, colpendola più volte in testa. Dopo essersi ripresa dall'aggressione, la 79enne si mise a letto e solo l'indomani le sue condizioni apparvero disperate. I medici si riservarono la prognosi, disponendo l'immediato trasferimento della donna a Catania. In caso di ripresa, spiegarono, la donna avrebbe rischiato di rimanere in uno stato di inabilità totale. All'ospedale Cannizzaro di Catania la pensionata fu sottoposta d'urgenza a un delicatissimo intervento chirurgico, al termine del quale, fu ricoverata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Garibaldi Centro di Catania, dove è morta lo scorso 11 maggio, senza aver mai essersi risvegliata.
Le indagini hanno consentito ai militari di raccogliere diverse testimonianze sulle violenze subite dalla pensionata che, però, non aveva mai denunciato il figlio.
L'autopsia, disposta per accertare le cause del decesso, ha chiarito "la plausibile compatibilità causale cronologica" tra il grave trauma cranico subito la sera dell'aggressione e lo stato comatoso insorto solo il giorno successivo a causa di una terapia antiaggregante cui era sottoposta la donna. L'arrestato è stato condotto nel carcere di Ragusa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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