Volo militare per salvare la vita a un neonato prematuro

Da Catania fino a Roma a bordo di un velivolo militare: un neonato di appena 700 grammi è stato trasferito al Bambin Gesù della Capitale

Volo militare per salvare la vita a un neonato prematuro

Da Catania a Roma per ricevere le cure necessarie e salvargli la vita. Stamattina un neonato prematuro, dal peso di appena 700 grammi, con gravi patologie cardio-respiratorie, è stato trasportato da un mezzo dell'aeronautica militare dall'aeroporto di Catania fino a Roma, da dove, poi, a bordo di un elisoccorso, è stato trasportato all'ospedale Bambin Gesù di Roma. Il bambino si trovava ricoverato ormai da tre mesi presso la terapia intensiva neonatale dell'ospedale di Patti in provincia di Messina. Ma le condizioni del bambino hanno reso necessario un trasporto di urgenza al meglio attrezzato, per casi come questi, ospedale della Capitale per un approccio chirurgico multidisciplinare.

"Grazie alla sinergia tra l'Asp di Messina, il 118, il Bambin Gesù di Roma e l'aeronautica militare, si è reso possibile portare a termine con successo questo delicato, ma fondamentale per la sua vita, trasferimento del neonato - dice Paolo La Paglia, direttore generale dell'Asp di Messina - Ringrazio tutte le istituzioni che hanno lavorato in sinergia e hanno permesso che tutte le operazioni si completassero nel miglior modo possibile per la tutela del bimbo".

A tutela della salute del bambino è stato fondamentale nel corso della degenza il lavoro di equipe fatto dal personale medico ed infermieristico della unità di terapia intensiva neonatale di Patti e del centro cardiologico pediatrico Mediterraneo-Bambino Gesù di Taormina in provincia di Messina. Dopo averlo stabilizzato e messo in sicurezza, il neonato è stato trasportato con l'elisoccorso all'aeroporto di Catania. "L'aeronautica militare italiana ha una convenzione specifica con l'Asp di Messina, visto che il territorio comprende le Isole Eolie e numerose aree disagiate - spiega La Paglia - In questo caso non stiamo parlando di un intervento su area disagiata, ma è stato necessario l'utilizzo dell'aereo, visto che sarebbe stato impossibile per l'elisoccorso raggiungere Roma dalla Sicilia. Solo così abbiamo, speriamo, salvato la vita di questo bambino".

La collaborazione tra i due centri, quello di Patti e di Taormina, appare ormai consolidata e solo negli ultimi due mesi, come racconta il giornale online Insanitas, il personale del centro cardiologico di Taormina ha effettuato con successo, presso la terapia intensiva neonatale di Patti, due chiusure chirurgiche del dotto di Botallo in prematuri estremi con peso inferiore ai 700 grammi.

Inoltre dal 2013, grazie all’attivazione dei servizi di trasporto neonatale di Patti e Palermo coordinati dal personale del 118, i neonati affetti da cardiopatia che provengono dalla Sicilia Occidentale, vengono trasportati in sicurezza presso la cardiochirurgia del presidio ospedaliero di Taormina.

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