Il Papa: "Leggi condivise per il bene comune"

Benedetto XVI invita "quanti hanno ricevuto dalla fiducia dei cittadini l’alta responsabilità di governare" a "perseguire costantemente il bene comune". E chiede di porre al centro la persona: "Solo in essa possono realmente e più efficacemente conseguire il loro bene"

Il Papa: "Leggi condivise per il bene comune"

Roma - E' "fondamentale" per papa Benedetto XVI che "quanti hanno ricevuto dalla fiducia dei cittadini l’alta responsabilità di governare le istituzioni avvertano come prioritaria l’esigenza di perseguire costantemente il bene comune, che non è un bene ricercato per se stesso, ma per le persone che fanno parte della comunità sociale e che solo in essa possono realmente e più efficacemente conseguire il loro bene". "Affinché ciò avvenga - ha aggiunto il Santo Padre - è opportuno che nelle sedi istituzionali si cerchi di favorire una sana dialettica perché quanto più le decisioni e i provvedimenti saranno condivisi tanto più essi permetteranno un efficace sviluppo per gli abitanti dei territori amministrati".

Provvedimenti per le famiglie numerose Il Papa ha espresso l’auspicio che "possano essere adottati anche ulteriori provvedimenti in favore delle famiglie, in particolare di quelle numerose, in modo che l’intera città goda dell’insostituibile funzione di questa fondamentale istituzione, prima e indispensabile cellula della società". Il Pontefice ha invitato le istituzione a "porre ogni cura perché la centralità della persona umana e della famiglia costituiscano il principio ispiratore di ogni vostra scelta". "Ad esso, in particolare, occorre far riferimento nella realizzazione dei nuovi insediamenti della città, perché i complessi abitativi che vanno sorgendo non siano solo quartieri dormitorio. A tal fine - ha detto ancora il Papa - è opportuno che siano previste quelle strutture che favoriscono i processi di socializzazione, evitando così che sorga e si incrementi la chiusura nell’individualismo e l’attenzione esclusiva ai propri interessi, dannose per ogni convivenza umana. Rispettando le competenze delle autorità civili - ha aggiunto il Papa - la Chiesa è lieta di offrire il proprio contributo perché in questi quartieri ci sia una vita sociale degna dell’uomo". Benedetto XVI ha confidato che "una sempre più feconda sinergia fra le diverse istituzioni permetta il sorgere nelle zone periferiche, come anche nel resto della città, di analoghe strutture che aiutino i giovani genitori nel loro compito educativo".

Sostegno agli ospedali cattolici Il Papa ha, poi, confidato che "nonostante le persistenti difficoltà economiche", gli ospedali cattolici "possano essere adeguatamente sostenute nel loro prezioso servizio". "Roma e il Lazio, accanto alle strutture sanitarie pubbliche, vedono da secoli la presenza di quelle di ispirazione cattolica, che operano a favore di ampie fasce della popolazione", ha sottolineato il Papa. "In esse - ha affermato ancora- si cerca di coniugare la competenza professionale e l'attenzione al malato con la verità e la carità di Cristo.

Infatti, ispirandosi al Vangelo, esse si sforzano di accostarsi alle persone sofferenti con amore e speranza, sostenendo anche la ricerca di senso e cercando di fornire risposte agli interrogativi che inevitabilmente sorgono nei cuori di quanti vivono la difficile dimensione della malattia e del dolore".

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