"Costi più bassi e nuovi alloggi". Via libera alla mozione contro il caro-affitti

La Camera ha approvato la mozione del centrodestra contro il caro-affitti delle case per gli studenti universitari. Dai costi agli alloggi: cosa cambia

"Costi più bassi e nuovi alloggi". Via libera alla mozione contro il caro-affitti
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Dall'Aula della Camera è arrivato il via libera alla mozione del centrodestra contro il caro-affitti che sta riguardando in particolar modo le case per gli studenti universitari. Il governo è stato così impegnato a muoversi in due direzioni ben definite: da una parte adottare tutte le iniziative necessarie nel più breve tempo possibile per evitare l'aumento dei canoni di affitto; dall'altra far sì che possa essere incrementata la disponibilità di alloggi per studenti universitari fuori sede.

La mozione sul caro-affitti

La mozione della maggioranza prende in considerazione diversi fatti, dal monitoraggio dell'utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per l'housing studentesco al confronto con i privati per far sì che i costi non siano più alle stelle. L'esecutivo dovrà intervenire in maniera rapida: a stretto giro si attende un'ulteriore mossa per contrastare il fenomeno che si aggiungerebbe ai 660 milioni di euro già sbloccati per gli alloggi universitari.

Tra le esigenze sottolineate rientrano anche la possibilità di realizzare residenze universitarie e favorire soluzioni abitative vantaggiose per gli studenti universitari fuori sede. Tra le altre cose bisognerà vigilare sul rispetto delle tempistiche di assegnazione delle borse di studio e magari intervenire pure sul sistema della cedolare secca. Per il centrodestra si dovrà prendere come punto di riferimento non solo il parametro dell'Isee per le graduatorie delle residenze ma anche il merito.

"Interveniamo con concretezza"

Secondo Dario Giagoni l'approvazione della mozione sul caro affitti degli studenti fuori sede "è la dimostrazione pratica dell'impegno che mettiamo nel risolvere il problema annoso della mancanza di alloggi e residenze universitarie". Il deputato della Lega ha espresso soddisfazione per il concetto di merito come criterio di accesso alle graduatorie delle residenze: "Il testo affronta finalmente questo tema, con concretezza e andando oltre le sterili strumentalizzazioni della sinistra".

Dal suo canto Daniela Santanchè ha ricordato che nei giorni scorsi, al termine dei tavoli di lavoro avviati con le parti in causa, è stata fatta circolare la proposta di un disegno di legge per regolamentare degli affitti brevi. Il ministro del Turismo si è rivolto proprio a chi ha partecipato al confronto: "Non è tempo dei commenti ma di ricevere le vostre proposte: la materia è delicata e il confronto fondamentale".

Ma Pd e M5S frignano

Tutto ciò però non basta alla sinistra. Il Partito democratico è andato all'attacco per voce di Pierfrancesco Majorino, secondo cui "i giovani a questo governo non interessano". È arrivata puntuale l'accusa all'esecutivo per quello che a suo giudizio è un totale immobilismo sugli interventi riguardanti il tema dei costi da affrontare: "Questa destra, non dà risposte agli studenti. Li ignora. Lo schiaffo che la destra ha dato oggi agli studenti non può passare sotto silenzio".

Alle critiche si è accodato anche il Movimento 5 Stelle.

La sferzata è arrivata dal deputato Antonio Caso, primo firmatario della mozione sul fenomeno del caro affitti per gli studenti fuori sede discussa oggi alla Camera, che ha denunciato un "atto di arroganza" da parte della maggioranza: "Da questo governo arriva la solita retorica vuota. Si trincera dietro la parola 'merito' per nascondere una politica di tagli e di aumento delle disuguaglianze".

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