Due ex premier da avanspettacolo

Sogniamo un'opposizione che si opponga al governo, non all'Italia e ai suoi interessi primari e strategici

Due ex premier da avanspettacolo
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Siamo stati facili profeti a prevedere che oggi le opposizioni su una delicata questione di sicurezza interna con risvolti internazionali avrebbero dato il meglio di sé, cioè il peggio della politica. Sia alla Camera sia al Senato, dove i ministri Piantedosi e Nordio hanno riferito sull'espatrio del generale libico Almasri, si è assistito a una sequenza di insulti e battute da osteria nei confronti della premier Meloni. E fin qui nulla di nuovo. La novità è che ha fatto un certo effetto vedere oltre al capo dell'opposizione Elly Schlein - due ex premier della Repubblica italiana, Giuseppe Conte e Matteo Renzi, trascinare i peones nella rissa con metodi mutuati in parte da Sigfrido Ranucci, il provocatore seriale e violento di Rai Tre, e in parte da Maurizio Crozza, sia pure non con la sua verve.

Avessero parlato di politica, di sicurezza nazionale, di come le cose si sarebbero potute fare in modo più ordinato, nessuno avrebbe avuto nulla da dire. Niente, due ore di puro teatrino da avanspettacolo, cioè mediocre e di scarsa qualità, da parte di due ex leader il primo, Renzi, pure di razza che non si rassegnano al destino di non esserlo più e di mai più potere tornare ad esserlo. Pensare che parliamo di politici che hanno partecipato a vertici internazionali con i grandi del mondo, che hanno maneggiato materiale ben più esplosivo e indicibile di quello che ieri era all'ordine del giorno e che per questo uno di loro, Conte, è stato pure pubblicamente ringraziato dall'allora presidente Trump con il famoso tweet «Grazie Giuseppi».

Sogniamo un'opposizione che si opponga al governo, non all'Italia e ai suoi interessi primari e strategici. Invece, che si parli di sicurezza nazionale o di lotta all'immigrazione clandestina, abbiamo un'opposizione semplicemente distruttiva.

Che fino a che la fanno quegli scappati di casa di Bonelli, Fratoianni, Salis e Soumahoro ci può anche stare. Ma due ex premier che scendono al loro livello dialettico e politico è una cosa che al Paese si poteva anche risparmiare.

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