Il Salva-casa è legge: "Basta ai calvari burocratici"

Il decreto Salva-casa è passato in Senato con 106 voti a favore. Soddisfazione da parte della maggioranza per l'abbattimento delle lungaggini burocratiche

Il Salva-casa è legge: "Basta ai calvari burocratici"
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Via libera definitivo del Senato al decreto Salva-casa fortemente voluto dalla Lega a pochi giorni dal termine ultimo. Un traguardo che rivede tutta una serie di interventi burocratici e che semplifica la vita dei proprietari. Fonti della Lega riferiscono che Matteo Salvini guarda con "estrema soddisfazione all’iniziativa parlamentare per riproporre la norma salva-Milano. È un modo per trovare una soluzione così come da sempre auspicato dal Vicepremier e Ministro". Con il passaggio del Senato, arrivato dopo quello alla Camera, il decreto è stato definitivamente convertito il Legge.

Elena Murelli, capogruppo della Lega in commissione Affari sociali, spiega che con questo voto "gli immobili torneranno ad avere valore. Diciamo basta ad anni di calvari burocratici, normando piccole difformità e consentendo ai proprietari di rimettere il proprio immobile sul mercato, fronteggiando anche l'emergenza abitativa". Simona Petrucci, senatrice di Fratelli d’Italia, sottolinea come questo sia "un provvedimento che mira a razionalizzare e semplificare la vita dei cittadini italiani nel loro rapporto con le istituzioni anche nell’ambito dell’urbanistica e dell’edilizia. Questa legge taglia pesantemente la burocrazia che sta soffocando tutte le procedure, andando a eliminare gli ostacoli che paralizzano comuni, aziende e cittadini". Il senatore di Fratelli d'Italia, Domenico Matera, aggiunge che "il semplice passaggio dal silenzio rigetto al silenzio assenso è già, da solo, uno strumento di semplificazione e di modernità, oltre che di snellimento della Pubblica Amministrazione e di tutela e rispetto per il cittadino".

Tra i cambiamenti più importanti, uno di quelli fortemente voluto da Matteo Salvini riguarda la possibilità di cambiare destinazione d'uso della singola unità immobiliare, con o senza modifiche, all'interno della stessa unità funzionale. Questo d'ora in poi sarà sempre consentito e, per di più, viene dato il via libera al cambio di destinazione d'uso per seminterrati e primi piani. E prevista anche una maggiore tolleranza per gli abusivismi entro certi parametri. Per le opere realizzate entro il 24 maggio, infatti, è prevista una tolleranza del 6% nel caso in cui l'immobile abbia una superficie di 60 metri quadrati.

Si va poi a scalare, con una tolleranza del 5% per gli immobili tra i 61 e 100 metri quadrati, del 4% per quelli tra 101 e 300 metri quadrati e del 3% per quelli tra 301 e 500. Per gli immobili che hanno una superficie superiore ai 500 metri quadrati il limite di tolleranza è rimasto al 2%.

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