Parma - A pochi giorni dalla revoca del titolo di Cavaliere, da parte del presidente Napoletano, arriva la richiesta del procuratore: 20 anni di carcere e, a scendere, condanne per tutta la cricca del crac Parmalat, a partire dal fratello Giovanni (12 anni di reclusione).
Il procuratore di
Parma Gerardo La Guardia ha chiesto venti anni per Tanzi, al termine della requisitoria al
processo sul crac del gruppo di Collecchio.
Dodici gli anni chiesti per Giovanni, fratello di Calisto, nove anni e sei mesi per Fausto Tonna, a cui sono
state riconosciute le attenuanti generiche equivalenti, sette anni e sei mesi per Domenico Barili, ex direttore
marketing, sei anni per Luciano Silingardi, ex componente esterno del Cda di Parmalat finanziaria, sei anni per
Paolo Sciumè, sei anni per Camillo Florini, ex manager del settore turistico, quattro anni per Giuliano Panizzi,
quattro anni per Mario Mutti, quattro anni per Davide Fratta, tre anni per Paolo Compiani, cinque anni per
Rosario Lucio Calogero, cinque anni per Fabio Branchi, cinque anni per Giovanni Bonici, ex Parmalat
Venezuela ed ex amministratore di Bonlat, quattro anni per Enrico Barachini, due anni per Alfredo Gaetani, due
anni per Sergio Erede.
La parte finale della requisitoria è stata condotta dal procuratore capo Gerardo Laguardia.