Passo indietro di Mantovano: dimissioni ritirate E Berlusconi assicura: "Attueremo gli impegni"

Il Cav invita al sottosegretario a ritirare le dimissioni presentate dopo esser entrato in contrasto con la decisione di stanziare a Manduria gli immigrati sbarcati a Lampedusa. Il governo attuerà gli impegni assunti con i rappresentanti parlamentari della Puglia

Passo indietro di Mantovano: dimissioni ritirate 
E Berlusconi assicura: "Attueremo gli impegni"

Roma - Il governo non vuole perdere Alfredo Mantovano. Per questo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha chiesto al sottosegretario all’Interno di ritirare le dimissioni presentate perché in contrasto con la decisione di stanziare a Manduria gli immigrati sbarcati a Lampedusa. Considerando anche il momento delicato dell’emergenza immigrazione, il Cavaliere non ha chiesto a Mantovano solo un passo indietro, ma un ulteriore impegno per far affrontare i continui sbarchi. Subito dopo Mantovano le ha ritirate spiegando che "sono venute meno le ragioni che le hanno motivate".

La proposta di Berlusconi Nel chiedere di ritirare le proprie dimissioni, Berlusconi ha proposito a Mantovano di entrare nell’Unità di crisi istituita in questi giorni al Viminale e nella cabina di regia presso la Conferenza unificata. Il presidente del Consiglio ha, infine, sottolineato che gli impegni assunti con il sottosegretario e con i rappresentanti parlamentari della Puglia, a nome del governo nei giorni scorsi, "troveranno attuazione" al più presto. Subito dopo anche il sindaco di Manduria, Paolo Tommasino, ha annunciato il ritiro delle dimissioni.

Tommasino aveva rassegnato l’incarico il 30 marzo scorso nella mani del sottosegretario all’Interno dopo aver appreso dell’arrivo di altri 1400 migranti nella tendopoli di Manduria. L’ufficializzazione del ritiro delle dimissioni avverrà domani quando Tommasino rientrerà a Manduria.

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