Pavia - Quattro persone, di cui due bambini di 3 e 4 anni, sono morte in seguito alle esalazioni di monossido di carbonio in un’abitazione di Landriano, in provincia di Pavia. Si tratta di un unico nucleo familiare di nazionalità egiziana: la madre aveva 24 anni ed era incinta, il padre 35 anni. Sono stati trovati in casa senza vita intorno alle 18.30. La morte risalirebbe ad almeno quattro giorni prima del ritrovamento dei cadaveri. La notizia ha subito destato enorme commozione a Landriano, un Comune di oltre settemila abitanti al confine tra le province di Pavia e Milano. Nel paese vivono e lavorano molti immigrati.
Indagato il padrone di casa È indagato per omicidio colposo plurimo il proprietario della casa di Landriano. L’inchiesta della procura di Pavia cercherà di appurare eventuali responsabilità relative al malfunzionamento della caldaia che ha provocato la strage. La famiglia egiziana aveva cercato di far riparare l’impianto di riscaldamento.
Immigrati regolari Il capofamiglia egiziano, regolarmente in Italia insieme alla moglie e ai due figli, era muratore in un’azienda locale. Vivevano in affitto in un appartamento a Landriano in via Cirano 9. A lanciare l’allarme sono stati alcuni parenti e amici, preoccupati dal fatto che da alcuni giorni non c’erano più notizie della famiglia.
La macabra scoperta I carabinieri di Landriano si
sono così recati sul posto insieme ad un equipaggio del 118 e dei Vigili del Fuoco. Non ricevendo risposta si è deciso di forzare la porta d’ingresso. All’interno c’erano i quattro cadaveri riversi sul pavimento.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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