Bari - "Da fratello maggiore, rimprovero la logica di affrontare problemi politici attraverso scorciatoie
personalistiche. È questo che ha complicato tutte le cose".
Massimo D’Alema, intervenendo all’assemblea regionale del Pd pugliese in corso a Bari per decidere
sulla vicenda della candidatura per la presidenza della Regione alle prossime elezioni di primavera, si
rivolge così a Nichi Vendola parlando delle ragioni per le quali si è giunti alla decisone odierna, da
ratificare, di affrontare le primarie tra Boccia e Vendola.
"Iniziativa spregiudicata" Ripercorrendo i vari passaggi politici degli ultimi mesi tra le forze politiche nella coalizione del
centrosinistra, anche in vista di una possibile alleanza con l’Udc, D’Alema ha ricordato che, quando ci fu il
rimpasto della giunta, Vendola assunse "una iniziativa spregiudicata che, se l’avessimo fatta noi, sarebbe
stata definita un orrendo machiavellismo. Invece l’ha fatta lui - ha osservato l’ex premier - ed è ’politicà.
Vendola pensò di stabilire un rapporto diretto con l’Udc, promuovendo nella giunta regionale un
consigliere che era uscito dal Pd per entrare nell’Udc. Noi non abbiamo protestato, per senso di
responsabilità, pur di fronte ad una scelta che poteva apparire abbastanza lesiva della dignità di un partito.
Abbiamo fatto bene".
Pd e Udc "Vendola ha discusso
sin dall’estate scorsa con il gruppo dirigente dell’Udc; le ricostruzioni fatte fin qui della vicenda sono false,
siamo stati sommersi da un cumulo di menzogne". Lo ha detto Massimo D’Alema intervenendo
all’assemblea regionale pugliese del Pd. "Nichi ha discusso con Casini, che ha trascorso le vacanze in Puglia, dall’estate scorsa e il gruppo
dirigente dell’Udc che pure si poneva favorevolmente ad una alleanza con il centro sinistra ha posto un
problema politico. Ha fatto presente che la candidatura di Nichi era troppo pronunciata dal punto di vista
politico anche per la sua condizione di leader di un partito nazionale". "Io ritengo che questo sia sbagliato - ha proseguito - che loro potrebbero sostenere Vendola e abbiamo
anche provato a convincerli, ma loro ritengono che questa scelta comporterebbe un prezzo politico
nazionale per l’Udc e lo hanno detto chiaramente". "Vendola di fronte a queste difficoltà politiche - ha
proseguito D’Alema ricostruendo il tormentato percorso che ha portato all’assemblea di oggi - invece di
convocarci come gli avevamo chiesto per condividere con noi questa difficoltà ha pensato di aggirarla con
l’autocandidatura facendo appello diretto al popolo e mettendo i partiti con le spalle al muro". "Questi sono i fatti come si sono effettivamente svolti e tutto questo ha reso tutto più complicato e messo
noi di fronte ad una grande difficoltà che il segretario regionale Blasi ha affrontato con grande senso di
responsabilità".
Boccia: "Non temo Vendola" "Non temo Vendola il Pd ha un progetto chiaro, alternativo, ampio e inclusivo. Mi
auguro che Vendola comprenda le ragioni della coalizione ampia. Ai pugliesi sottoporremo un progetto
politico nuovo, che per quanto mi riguarda include anche Vendola". Lo dice l’onorevole Francesco Boccia
a Bari qualche attimo dopo l’assemblea regionale del Pd ha votato all’unanimità il suo nome per le primarie
da opporre a Nichi Vendola." Ero convinto di questa unanimità che ora rafforza ancora di più il Pd. Il 24 gennaio ci sono le primarie in
Puglia e lasciatemi andare a fare campagna elettorale", ha aggiunto.
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