Pedofili, il cardinale irlandese Brady: "Mi scuso"

Lo scandalo dei preti pedofili scuote la chiesa cattolica irlandese. Il cardinale Sean Brady: "Chiedo scusa a di tutto cuore. Mi vergogno di non essere sempre stato fedele ai valori ai quali professo di credere". Venerdi Benedetto XVI scriverà una lettera

Pedofili, il cardinale irlandese Brady: "Mi scuso"

Dublino - Il cardinale Sean Brady, primate d’Irlanda, esprime un sentimento di "vergogna" per un caso di pedofilia che risale agli anni Settanta - il porporato, allora giovane sacerdote, interrogò due vittime per conto del suo vescovo e concordò poi con loro la riservatezza delle rivelazioni - e, senza accennare esplicitamente all’ipotesi di dimissioni, afferma che Quaresima e Pasqua sono "tempo di profonda preghiera e molta riflessione". "Questa settimana - ha detto Brady nella messa per San Patrizio, patrono d’Irlanda, presso la catedrale omonima ad Armagh - un doloroso episodio del mio passato mi si è presentato davanti. Ho ascoltato alle reazioni della gente sul mio ruolo in questi eventi avvenuti 35 anni fa. Voglio dire a tutti coloro che sono stai feriti da ogni mio fallimento che chiedo scusa a di tutto cuore. Mi scuso anche con tutti coloro che sentono che li ho abbandonati. Guardando indietro, mi vergogno per non essere sempre stato fedele ai valori ai quali professo di credere". Nell’omelia diffusa dall’ufficio stampa della Conferenza episcopale irlandese, il primate d’Irlanda afferma: "Il Signore ci sta chiamando ad un nuovo inizio".

Preghiera e riflessione "Nessuno di noi sa dove questo inizio porterà - prosegue il cardinale -. Permetterà ai guaritori feriti, coloro che hanno compiuto degli errori nel loro passato, di prender parte alla formazione del futuro? Questo è un tempo di profonda preghiera e molta riflessione. Ma certo rifletterò attentamente dato ch entriamo nella Settimana santa, Pasqua e Pentecoste. Userò questo tempo per pregare, riflettere sulla parola di Dio e discernere la volontà dello spirito santo. Rifletterò su quello che ho sentito dalla gente ferita dagli abusi. Parlerò con le persone, i preti, i religiosi e coloro che conosco e amo". "L’integrità della nostra testimonianza del Vangelo ci sfida a prendere la responsabilità per gli abusi dei bambini e la loro copertura", dice ancora Brady, secondo il quale la lettera pastorale di Papa Benedetto XVI ai fedeli di Irlanda sarà "un’importante fonte di rinnovamento".

Venerdì la lettera del Papa Ormai manca poco. La Santa Sede è intenzionata ad andare fino in fondo sullo scandalo dei preti pedofili. Non viene firmata oggi, giorno del patrono dell’Irlanda, ma venerdì prossimo arriverà la lettera di Benedetto XVI agli irlandesi sullo scandalo: lo ha annunciato lo stesso Benedetto XVI salutando i pellegrini di lingua inglese presenti all’udienza generale in piazza San Pietro. "Oggi è la festa di San Patrizio e in modo speciale saluto tutti i fedeli e i pellegrini irlandesi presenti qui", ha esordito Papa Ratzinger. "Come sapete, nei mesi scorsi la Chiesa in Irlanda è stata pesantemente scossa a causa della crisi degli abusi sui minori. Come segno della mia profonda preoccupazione preoccupazione ho scritto una lettera pastorale che affronta questa situazione dolorosa. Firmerò questa lettera nella solennità di San Giuseppe (venerdì 17 marzo, ndr.), guardiano della sacra famiglia e patrono della Chiesa universale, e la invierò subito dopo. Chiedo a tutti voi di leggerla per voi stessi, con cuore aperto e in spirito di fede. La mia speranza è che essa aiuterà un processo di pentimento, guarigione e rinnovamento".

Nei mesi scorsi due rapporti governativi, che hanno preso il nome dei magistrati che hanno guidato le indagini, Ryan e Murphy, hanno rivelato i maltrattamenti negli istitui cattolici

e le violenze sessuali sui minori compiuti da sacerdoti e religiosi in Irlanda nei decenni passati. Anche il primate d’Irlanda, cardinale Sean Brady, è stato accusato di insabbiamento per un caso degli anni Settanta.

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