Pedofilia, Cei: "Sgomento per gli errori di alcuni Pronti a collaborare lealmente con i magistrati"

Il "parlamentino" della Cei appoggia la linea di fermezza di Benedetto XVI nei confronti degli scandali dei preti pedofili che hanno investito la Chiesa: "Ci siamo sentiti traditi e sgomenti. Pronti a collaborare con le inchieste". Ruini denuncia: "Si vuole sradicare lafiducia nella Chiesa"

Pedofilia, Cei: "Sgomento per gli errori di alcuni 
Pronti a collaborare lealmente con i magistrati"

Roma - Una condanna. "Per ciò che è stato compiuto da alcuni ministri della Chiesa". Un'offerta. "Di collaborazione con i magistrati che indagano". Di fronte ai reati di pedofilia, i vescovi italiani "non si oppongono, ma anzi convergono, con una leale collaborazione con le autorità dello Stato, a cui compete accertare la consistenza dei fatti denunciati". Lo si legge nel comunicato finale dei lavori del Consiglio episcopale permanente, diffuso oggi dalla Cei. La riunione del "parlamentino" dei vescovi si è svolta la scorsa settimana a Roma. E l’ex cardinale vicario, Camillo Ruini, denuncia: "Si vuole sradicare lafiducia nella Chiesa".

Solidarietà "I vescovi del consiglio permanente - si legge nel documento - hanno anzitutto riaffermato la vicinanza alle vittime di abusi e alle loro famiglie, parte vulnerata e offesa della Chiesa stessa. Concordano sul fatto che il rigore e la trasparenza nell’applicazione delle norme processuali e penali canoniche sono la strada maestra nella ricerca della verità e non si oppongono, ma anzi convergono, con una leale collaborazione con le autorità dello Stato, a cui compete accertare la consistenza dei fatti denunciati".

Tradimento "Sgomento, senso di tradimento e rimorso per ciò che è stato compiuto da alcuni ministri della Chiesa" è stato espresso ancora dai vescovi italiani che si associano "all’atteggiamento fermo e illuminato di Benedetto XVI che, senza lasciare margini di incertezza né indulgere a minimizzazioni, invita la comunità ecclesiale ad accertare la verità dei fatti, assumendo nel caso i provvedimenti necessari. I vescovi del consiglio permanente hanno riaffermato - si legge nel documento - la vicinanza alle vittime di abusi e alle loro famiglie, parte vulnerata e offesa della Chiesa stessa".

I sacerdoti I vescovi italiani "ancora una volta" confermano "l’esigenza di un’accurata selezione dei candidati al sacerdozio, vagliandone la maturità umana e affettiva oltre che spirituale e pastorale". Nel comunicato finale si è pure sottolineato "il valore del celibato, che non costituisce affatto un impedimento o una menomazione della sessualità, ma rappresenta, specialmente ai nostri giorni, una forma alternativa e umanamente arricchente di vivere la propria umanità in una radicale donazione a Cristo e alla Chiesa".

La denuncia di Ruini Con lo scandalo pedofilia è emerso contro la Chiesa "uno spirito non solo polemico", ma che "vorrebbe sradicare la fiducia" nella Chiesa stessa, e alla fine persino "le fede in Dio dal cuore degli uomini". È l’opinione dell’ex cardinale vicario Camillo Ruini, espressa in un’intervista alla Radio Vaticana sulle sue meditazione per la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo. Rispondendo a una domanda sulla situazione dolorosa che in questi giorni sta vivendo la Chiesa cattolica, il cardinale Ruini risponde che questo certamente "è un momento di sofferenza anche per lo spirito col quale spesso viene posta all’attenzione": uno spirito "non solo polemico", aggiunge, "ma che vorrebbe sradicare la fiducia nella Chiesa - e io temo, alla fine, la fede Cristo, la fede in Dio, dal cuore degli uomini.

Questo è un altro motivo di sofferenza". "Ci sono due motivi di sofferenza che stanno insieme - rileva Ruini - sofferenza per le colpe dei figli della Chiesa, in particolare dei sacerdoti, e sofferenza per questa volontà ostile alla Chiesa".

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