Accordo raggiunto: Harry non va a processo contro Murdoch

Il News Group Newspapers di Murdoch e il duca di Sussex hanno raggiunto un compromesso per evitare il processo e il duca ha ricevuto le scuse del gruppo editoriale

Accordo raggiunto: Harry non va a processo contro Murdoch
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Il principe Harry e il deputato laburista Tom Watson erano rimasti i soli accusatori del News Group Newspapers, editore del Sun. Per il duca portare avanti la battaglia legale contro il tabloid che avrebbe hackerato il suo cellulare e spiato per anni la sua quotidianità era una questione di “responsabilità”. Il 22 gennaio 2025, però, Harry e il gruppo editoriale hanno trovato un accordo. Non solo: il principe ha ricevuto formali scuse e avrà un risarcimento.

Il processo non ci sarà

Rupert Murdoch ha preferito scusarsi e risarcire il principe Harry piuttosto che iniziare un processo. Il duca avrebbe dovuto testimoniare il prossimo febbraio, raccontando di come il Sun e il News of the World, giornali del gruppo editoriale (il secondo ha chiuso nel 2011), avrebbe violato per anni la sua privacy, raccogliendo illegalmente informazioni sulla sua vita.

Per legge Harry non potrà chiedere all’Alta Corte di Londra di convalidare la sentenza, ma questo compromesso rimane comunque una grande vittoria per lui. L’avvocato del principe, David Sherborne, ha rivelato che l’editore ha offerto “un considerevole indennizzo”, ma non è stata precisata la somma in questione.

Inoltre, in un comunicato citato dall’Independent, il News Group Newspapers ha dichiarato: “NGN offre piene e inequivocabili scuse al duca di Sussex per la grave intrusione del Sun nella sua vita privata tra il 1996 e il 2011, inclusi gli eventi relativi ad attività illecite portate avanti dagli investigatori privati che lavoravano per il Sun. NGN offre piene e inequivocabili scuse al duca di Sussex anche per i giornalisti e i detective privati da loro istruiti a The News of The World che hanno hackerato il suo telefono, lo hanno spiato e hanno usato impropriamente le informazioni private”.

L’editore si è scusato, infine, per “l’impatto che ha avuto su di lui l’ampia copertura e la seria intrusione nella sua vita privata, come pure in quella di Diana, principessa del Galles, sua defunta madre, negli anni dell’infanzia [del duca]…per la sofferenza causata al duca e il danno inflitto alle relazioni, le amicizie e la famiglia”. L’ammissione riguardante Lady D è molto importante, perché getta nuova luce sulle paure della principessa, che qualcuno non avrebbe esitato a definire semplici paranoie. Il gruppo, poi, ha raggiunto un accordo anche con Tom Watson.

“Le bugie sono state smascherate”

Sherborne ha commentato la notizia dell’accordo sottolineando: “Le bugie sono state smascherate, gli insabbiamenti sono stati rivelati e la giornata di oggi prova che nessuno è al di sopra della legge”. L’avvocato ha definito il passo indietro del News Group Newspapers “una vittoria monumentale”, sostenendo che alla fine l’editore ha dovuto rendere conto “di azioni illegali e del palese disprezzo della legge”.

Lo scorso lunedì 21 gennaio il processo che vedeva Harry contro Murdoch era

iniziato con un rinvio. I tabloid avevano ipotizzato che fossero in corso delle trattative tra le parti, ma Agi.it ha spiegato che, invece, si sarebbe trattato di “discussioni dell’ultimo minuto” tra legali.

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