Carlo III e il principe Andrea sarebbero sul piede di guerra da tempo. Motivo della disputa il Royal Lodge, la residenza da trenta stanze del valore di trenta milioni di sterline in cui il fratello del Re vive dal 2003. Sua Maestà avrebbe ordinato ad Andrea, caduto in disgrazia dopo lo scandalo Epstein, di trasferirsi nel più piccolo Frogmore Cottage, lasciato da Harry e Meghan al momento della Megxit. Il principe, però, non avrebbe alcuna intenzione di obbedire. Carlo, deciso a far rispettare la sua volontà, starebbe esercitando delle pressioni sempre più forti su Andrea. Lo scopo non sarebbe solo quello di tagliare i costi e punire il duca per i suoi errori, ma anche assicurare un futuro alla regina Camilla.
Il “tira e molla” sul Royal Lodge
Da tempo, ormai, Re Carlo III starebbe cercando di riprendersi il Royal Lodge di Windsor, la residenza in cui vivono il principe Andrea e la ex moglie, Sarah Ferguson. Ci avrebbe provato in tutti i modi, senza ottenere nulla. Prima di trasferirsi, nel 2003, il duca di York avrebbe firmato un contratto che gli garantirebbe di poter restare nella dimora per 74 anni, pagando un affitto da 337mila dollari annuali (260mila sterline), ha spiegato il People. Oggi, però, le cose sarebbero cambiate, come ha riportato il Mirror: dopo lo scandalo Epstein, la perdita di titoli e patronati e il ritiro a vita privata, nel novembre 2019, il principe non potrebbe più permettersi di pagare una somma simile. Non avrebbe nemmeno i fondi necessari per finanziare i lavori di ristrutturazione necessari per la casa, circa 7 milioni di sterline secondo il Daily Mail. Inoltre il contratto vincolerebbe Andrea a coprire i costi di manutenzione, che si aggirerebbero sulle 400mila sterline all’anno, altra somma proibitiva. Nonostante ciò il fratello del Re non vorrebbe neanche sentir parlare di trasloco.
Tagli alla security
Carlo III, dicono le fonti, sarebbe irremovibile: Andrea dovrà trasferirsi a Frogmore Cottage (sempre nella tenuta di Windsor), residenza giudicata più consona alla sua attuale situazione finanziaria. Per spingerlo a rispettare l’ordine della Corona, il Re avrebbe iniziato a usare le maniere forti, ha scoperto il Sun, decidendo di non rinnovare il contratto ai dieci uomini che si occupano della security del principe Andrea. Infatti i costi, 4 milioni di dollari all’anno, come ha riportato ancora il People, sono tutti a carico di Buckingham Palace. Il duca non ha diritto a una scorta finanziata dai contribuenti, visto che non è più membro attivo della Corona (la stessa situazione in cui si sono ritrovati Harry e Meghan dopo la Megxit): nel 2022, dopo lo scandalo sugli abusi sessuali, l’istituzione monarchica revocò al duca di York la squadra addetta alla sua incolumità, per cui i cittadini britannici spendevano tre milioni di sterline.
“Fino alla fine di ottobre”
“Tutti suppongono che ciò significhi che il duca dovrà lasciare il Royal Lodge, altrimenti quale altra ragione potrebbe esserci per eliminare la security?”, ha dichiarato un insider al Sun. “[Il team] sta lavorando per le ultime settimane, fino al termine del contratto, che scadrà alla fine di ottobre. Nessuno crede che sia in programma di rimpiazzarlo. Non è un segreto che il Re voglia [il fratello] fuori [dal Royal Lodge]”. Lo scorso maggio, ha ricordato ancora il tabloid, sarebbe iniziato quello che i media hanno chiamato “l’assedio del Royal Lodge”: Sua Maestà avrebbe addirittura minacciato di rendere “sempre più fredda e scomoda” la vita del duca nella dimora. La rimozione della scorta sarebbe solo il primo passo di questa strategia, questo accerchiamento studiato per costringere Andrea a fare le valigie. Il Daily Mail ha ipotizzato che alla fine di ottobre, quando gli uomini della security lasceranno il Royal Lodge, il principe non potrà fare altro che accettare la sua sorte. Anche perché, se decidesse di rimanere, non avrebbe più nessuno a proteggerlo. Al contrario Frogmore Cottage si troverebbe in una zona della tenuta costantemente presidiata dalla scorta reale, poiché più vicino al Castello di Windsor. Fonti di Palazzo, però, hanno assicurato già dallo scorso gennaio: “Andrea non andrà da nessuna parte. Ha un contratto d’affitto inattaccabile”.
“Un problema in eredità”
“La triste situazione del duca di York è un problema che Re Carlo sapeva di ricevere in eredità. Sua madre chiarì che se Andrea non avesse potuto svolgere il suo lavoro, ci si sarebbe dovuti occupare di lui”, ha rivelato la biografa reale Ingrid Seward. Questo non vuol dire, però, che il sovrano voglia prendersi il fardello delle responsabilità del principe, né che sia disposto a vedere messa in discussione la sua autorità. Ora è lui il Re e con ogni probabilità non accetterà di ritrovarsi nella condizione di essere manipolato dal fratello in nome della memoria della regina Elisabetta. Carlo, infatti, sospetterebbe che Andrea possa usare il ricordo della madre come giustificazione per fare ciò che vuole, per continuare a imporre i suoi capricci, incurante dei gravi errori del suo passato. Stando al Daily Mail il duca di York avrebbe perfino detto chiaro e tondo al sovrano che non abbandonerà mai la sua casa, perché considera il trasferimento a Frogmore Cottage un inaccettabile “declassamento” per la sua famiglia.
La riluttanza di Andrea
Sua Maestà avrebbe anche un altro grattacapo di non poco conto: se il duca di York morisse, l’affitto del Royal Lodge passerebbe alle due figlie, le principesse Beatrice ed Eugenia. Non è affatto detto, secondo i tabloid, che le due giovani siano meno ostinate del padre per quel che riguarda la casa in cui sono cresciute. A quanto pare le figlie del principe si recherebbero spesso a Windsor, un luogo che amano molto. Anche per questo Carlo III vorrebbe risolvere la questione direttamente con Andrea, sebbene al momento sembri un’impresa ardua. “[Il duca di York] ci sta mettendo più tempo del previsto ad ammettere la realtà della situazione, benché sia la cosa più sensata da fare”, ha rivelato una fonte a The Times. “Se non accetta di trasferirsi in una proprietà più adatta alle sue esigenze, in un arco di tempo ragionevole, il Re potrebbe riconsiderare i livelli di supporto che fornisce e al duca verrebbe richiesto di coprire la maggior parte dei costi della sua security, dell'alloggio e del suo stile di vita, cosa che, data la somma in ballo, è altamente improbabile nel lungo termine. Tutti sono attenti al benessere di [Andrea] e hanno a cuore i suoi interessi, ma ci sono dei limiti alla pazienza e alla tolleranza".
Un casa per Camilla
Senza dubbio rimuovendo la scorta ad Andrea e riprendendosi il Royal Lodge Carlo III riuscirebbe a contenere ancora meglio le spese della Corona. Un risparmio notevole per un sovrano che ha fatto della lotta agli sprechi il suo vessillo. Tuttavia non si tratterebbe solo di una questione di soldi. Finora i tabloid hanno portato avanti l’idea secondo cui Sua Maestà vorrebbe concedere la residenza a William e Kate, che ora vivono nel più modesto Adelaide Cottage. Secondo Richard Eden del Daily Mail, invece, l’obiettivo di Carlo sarebbe un altro: “[Il Re] vuole la grande proprietà reale in cui ha trascorso così tanto tempo con la regina Mary, [sua nonna] per lasciarla alla regina Camilla, qualora accadesse il peggio”. Ovvero dopo la sua morte. Il sovrano starebbe facendo progetti a lungo termine: vorrebbe dare alla moglie una dimora in cui vivere tranquilla quando lui non ci sarà più. Il Royal Lodge sarebbe perfetto allo scopo, anche perché secondo Carlo il duca di York non avrebbe più alcun diritto di vivere in una casa tanto lussuosa dopo gli scandali in cui è stato coinvolto. “Andrea è così presuntuoso e così testardo”, ha detto l’esperta reale Kinsey Schofield a TalkTv. Mentre Camilla, ha commentato l’esperta Katie Nicholl, citata dall’Express, “è completamente devota [al Re].
Sono stati insieme nella buona e nella cattiva sorte. [La Regina] farà il suo dovere, supporterà suo marito…”. Sarebbe lei “il potere segreto…dietro il trono”. E Carlo vorrebbe ricompensare la sua lealtà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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