È un fiume in piena Claude Palmero, ex amministratore della famiglia Grimaldi, che dopo aver fatto i conti in tasca al principe Alberto adesso vuota il sacco con la stampa francese sulle spese considerate "folli" da parte della consorte, la principessa Charlene di Monaco, senza dubbio al primo posto della speciale classifica tra le reali europee che spendono di più i propri denari per rinnovare il proprio guardaroba e non solo.
Le cifre
Il contenuto dei "quaderni segreti" sono stati resi noti da uno dei più importanti quotidiani di Francia, Le Monde, con cifre considerate da Palmero "folli e fuori controllo" da parte di Charlene che già nel blog specializzato Ufonomore (Unidentified Fashion Object) ha guadagnato il primato (l'ennesimo anno di seguito) per soldi spesi in un anno solare, oltre 300mila euro soltanto per i capi d'abbigliamento acquistati ognuno dei quali vale, mediamente, quasi tremila euro (per l'esattezza 2.974,57 euro). Trattandosi di una reale, queste cifre impallidiscono di fronte al valore della sua "indennità personale" il cui valore è stimato in circa un milione di euro l'anno.
Il personale non in regola
Oltre a essere spendacciona, la principessa non si è curata del personale di servizio che lavora per lei 24 ore su 24 secondo le dichiarazioni di Palmero. "Sua Altezza Serenissima la Principessa fa lavorare per lei persone non conformi", aveva spifferato in tempi non sospetti al consorte il Principe Alberto, raccontandogli anche la storia di "una donna filippina che lavora in nero e lega i cani sotto la doccia". Quanto venuto fuori negli ultimi giorno in realtà è un problema atavico che si sarebbe sempre stato: nel 2017 Palmero fece presente, con una lettera, che lavorasse per loro un filippo "illegalmente da cinque anni", e in possesso soltanto di un visto valido 30 giorni. Totalmente fuori mercato anche la cifra che la principessa Charlene gli girava, ossia "100 euro al giorno".
Le spese per battesimi e ristrutturazioni
Palmero racconta di aver provato a fare da "diga" per arginare la cascata di denaro che Charlene spendeva per qualsiasi cosa: in un primo momento, dopo la lieta novella della nascita dei gemelli Jacques e Gabriella nel 2014, furono spesi ben 700mila euro per le celebrazioni di nascita e battesimo. Anche in quell'occasione, alcune tate ad hoc furono assunte senza visto e in maniera "completamente illegale", racconta a Le Monde. La "ribellione" del contabile avviene, però, per una spesa in particolare in cui Charlene, in un solo giorno, chiese ben 77mila euro in contanti considerati "decisamente troppo" anche perché voleva affittare un'altra proprietà in Corsica. A quel punto, l'ex gestore del patrimonio dei Grimaldi cercò di interloquire con la principessa provando "disperatamente" a frenare tutte quelle spese considerate "pericolose".
Non è ancora finita qua perché Palmero racconta dei denari spesi da Charlene per ristrutturare una villa in Corsica, più di 960mila euro e ben un milione di euro per l'ufficio di Montecarlo. Che fosse di manica larga e generosa non c'è dubbio visto che allo chef personale versava 300 euro al giorno oltre a bonifici alla famiglia che viveva in Sudafrica la quale si vedeva notificare cifre con tanti zeri, l'equivalente di migliaia di euro ogni anno.
La conclusione di queste spese è contenuto sul resoconto del 2019 che Palmeno annotò su un diario: Charlene avrebbe speso "15 milioni di euro" negli otto anni precedenti anche se la sua indennità non era maggiore di "7,5 milioni di euro", in pratica il doppio. "È pazzesco! - scrisse il contabile - Non ho alcun controllo sulle spese della principessa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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