Aurora D'Amico, 30 anni palermitana, è una cantautrice come tante con numerosi singoli all'attivo e un disco, tutto in inglese, che le ha permesso di girare l'Europa con un tour nel 2019 e di farsi apprezzare nel Regno Unito e in America. La svolta, però, è arrivata di recente grazie ai video pubblicati su Tik Tok, nei quali interpreta le cover in inglese dei brani di Sanremo 2023. Un successo straordinario e inatteso, che le ha fatto raggiungere migliaia di utenti in brevissimo tempo, con picchi di due milioni di visualizzazioni a video. E il suo nome, oggi, è sulla bocca di tutti. Il Tg 2 ha parlato del suo exploit social pochi giorni fa e subito dopo Aurora è stata ospite dei Fatti Vostri per parlare della sua inattesa popolarità. "Sono un po' sopraffatta ma sono felice" ci ha confessato al telefono mentre rientrava a Palermo dopo l'ospitata su Rai Due, pronta però a tornare nella capitale per nuove interviste.
Qual è il momento in cui tutto è cambiato?
Dopo Sanremo ho avuto un boom del tutto inaspettato. Quella di tradurre i brani del Festival in inglese è una cosa nata per divertimento, per gioco e non pensavo che avrebbe attirato l'attenzione in questo modo. Piaceva e faceva ridere i miei amici ma non potevo immaginare che potesse piacere in questa maniera a così tante persone in Italia. Nel momento in cui ho iniziato a tradurre i brani di Sanremo, lì è arrivata tanta gente.
Che reazione hai avuto dal pubblico: piaci a tutti o qualcuno critica?
Diciamo che non ho ricevuto tante critiche a livello personale e questo mi fa piacere perché, in quanto musicista, ho lavorato davvero tanto su me stessa, sulla mia voce e sulla mia preparazione artistica. Però le critiche chiaramente sono arrivate, principalmente per alcune traduzioni in inglese.
È difficile fare questo passaggio dall'italiano all'inglese?
Tutti pensano che basti semplicemente tradurre la stessa frase da una lingua a un'altra, quando in realtà bisogna assolutamente adattare la traduzione alla musica, alla melodia. Se la melodia iniziale ha quattro note io nella traduzione devo mantenere quelle quattro note, che corrispondono a quattro sillabe. Ho fatto l'esempio delle canzoni della Disney, che sono dei capolavori in italiano grazie al lavoro meticoloso del maestro Brancucci, doppiatore e paroliere italiano.
I Coma Cose hanno interagito con te in una sorta di duetto virtuale. Ci sono altri artisti di Sanremo che ti hanno contattata?
C'è stato Mr Rain che è stato uno dei primissimi a commentare la sua traduzione, scrivendomi: "Ma che bomba". E questo mi ha dato la conferma che, comunque, non stavo denigrando l'opera ma la stavo portando a un livello internazionale.
Come è nata l'idea di riscrivere in inglese le canzoni di Sanremo?
Per gioco, non c'è stata nessuna strategia né studio dietro a quello che stavo facendo. Io sono molto appassionata di musica americana e british, in automatico quando sento una canzone desidero immaginarla in lingua inglese per deformazione professionale.
C'è un artista che vorresti tradurre in inglese prossimamente?
Dipende tutto dai brani. Non parto dall'artista, perché ci sono dei brani che si prestano moltissimo per le loro sonorità a diventare internazionali e di quelli ho molta curiosità. Principalmente brani pop. Diciamo che è tutto da scoprire, perché ho iniziato da poco ed è tutto nuovo persino per me.
L'opposto, dall'inglese all'italiano, è fattibile? O forse non sarebbe così divertente?
Ho fatto dei tentativi, diciamo degli esperimenti, ma non sembra piacere molto al pubblico dei social. Sarà che siamo abituati a sentire quel brano famoso in inglese; quindi, stona interpretato in italiano. Ancora non ho trovato un brano inglese che in italiano renda. Ma penso che sia più una difficoltà di scrittura perché dall'italiano all'inglese c'è una sintassi totalmente diversa.
Cosa dicono i tuoi genitori di questa improvvisa popolarità?
I miei genitori sono molto contenti. Loro sono stati i primi a scommettere su una figlia artista, piuttosto che su una figlia con un posto sicuro, perché lo sappiamo, fare la musicista non è così facile. Loro mi hanno sempre sostenuta. Non sono mai entrati nella mia stanza chiedendo di abbassare il volume della musica o smettere di cantare. Questo mi ha segnato e loro sono contenti come me. Loro sono appassionati di musica, papà suona la chitarra, mamma il piano e io sono cresciuta con questi strumenti in casa.
Tu sei una musicista, hai scritto canzoni tue.
Sì, io pubblico musica dal 2016. Il mio primo EP è uscito in quell'anno, il primo LP nel 2018 e poi ci sono stati una serie di singoli, il più recente è uscito l'anno scorso.
Cosa ti aspetti da questo momento? Vorresti proseguire sulla strada delle traduzioni o con la tua musica?
Penso che il filone delle cover in inglese lo approfondirò, perché è il mio piccolo angolo di divertimento, dove posso giocare e divertirmi con due cose
che amo: la lingua inglese e la musica. Però spero che al pubblico italiano possa arrivare la mia musica anche se la lingua inglese è spesso un ostacolo. Ora continuerà il mio percorso musicale personale, ma niente talent.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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