Scritta la parola fine al procedimento che vedeva indagato Fedez per vilipendio delle forze dell'ordine. Martedì il gip di Milano ha disposto l'archiviazione del procedimento nei confronti del rapper, denunciato dall'associazione "Pro territorio e cittadini onlus" per la canzone "Tu come li chiami", ritenuta offensiva nei confronti di carabinieri e militari, definiti "infami" e "figli di cani". Già nel settembre del 2022 la Procura meneghina aveva chiesto l'archiviazione del procedimento: nessun vilipendio da parte del marito di Chiara Ferragni.
Gip dispone archiviazione per Fedez
La vicenda risale al 2021, complice la denuncia presentata dall'Onlus "Pro territorio e cittadini onlus". Nell'ordinanza di archiviazione, il gip Fiammetta Modica evidenzia di condividere"le considerazioni svolte dal pubblico ministero e la sussistenza della scriminante del diritto di critica artistica, esercitato pur con gli accenti aspri e discutibili dell'autore ma da ritenersi parte della sua produzione priva della finalità di vilipendere l'istituzione 'Arma dei Carabinieri'". Il gip ha inoltre evidenziato che l'Arma non ha inteso procedere nei confronti del rapper indagato.
Il legale rappresentante dell'associazione, il colonnello in congedo Roberto Colasanti, ha affermato di aver preso atto della denuncia e di lasciare ad altri le considerazioni al riguardo: "Due anni fa riscontrando in rete la presenza della canzone in argomento, potendo contare su numerosi iscritti con pregressa esperienza nell'Arma abbiamo documentato in maniera circostanziata la diffusione in rete della canzone interessando la competente autorità giudiziaria, avvalendoci del diritto riconosciuto a qualsiasi cittadino di denunciare fattispecie di reato perseguibili d'ufficio, considerato peraltro che la promozione della cultura della legalità e la difesa delle vittime dei reati rientra a pieno titolo nelle finalità dell'associazione 'Pro territorio e cittadini onlus'".
"Tu come li chiami carabinieri e militari, io li chiamo infami tutti quei figli di cani", il passaggio incriminato della canzone di Fedez, la cui prima pubblicazione risale al 2010. Il ritorno compare più volte nel testo, per l'associazione un vero e proprio invito agli ascoltatori a insultare le forze dell'ordine. Nella richiesta di archiviazione presentata un anno fa, la Procura meneghina non aveva rintracciato i connotati del vilipendio "ma solo quelli - penalmente irrilevanti - della critica aspra, della provocazione e della ricerca spasmodica della notorietà".
I procuratori avevano inoltre definito Fedez un personaggio "legato a doppio filo alla sua appartenenza ad una 'figura' che possiamo definire 'maledetta' e da essa e con essa esprime la propria esistenza costruita su eccessi e provocazioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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