"I minori mancano di legami biologici". Con questa motivazione la Corte Suprema spagnola ha respinto la richiesta avanzata dallo scultore Nacho Palau, ex compagno di Miguel Bosè, di evitare la separazione dei quattro figli della coppia nella causa di affidamento. Il cantante e l'artista, che si sono lasciati nel 2018 dopo ventisei anni di relazione, hanno avuto due coppie di gemelli da maternità surrogata e con la rottura la situazione si è complicata.
Due bambini sono andati a vivere in Messico con Bosè, mentre gli altri due gemelli sono rimasti a Valencia con Palau. Quest'ultimo, però, non ha mai accettato la situazione e ha portato in tribunale Bosè nel tentativo di fare riconoscere come fratelli i quattro bambini per impedirne la separazione fisica dopo essere cresciuti insieme dieci anni.
Nel 2019, a pochi mesi dalla fine della relazione con Miguel Bosè, lo scultore Nacho Palau aveva presentato un'istanza nella quale chiedeva fosse riconosciuta la sua paternità dei due figli biologici avuti con maternità surrogata dal cantante, e, allo stesso tempo, che anche Bosè venisse riconosciuto padre dei due gemelli avuti da Palau con maternità surroga. L'intento era quello di ottenere il riconoscimento familiare che avrebbe mantenuto solido il legame tra i quattro bambini e forse l'estremo tentativo di ottenere il ricongiungimento dei gemelli sotto un unico tetto. Il tutto in nome del principio dell'interesse del minore.
La sentenza dei giudici spagnoli
La richiesta dell'ex di Bosè era già stata rigettata dal tribunale spagnolo in primo grado e ora, a tre anni di distanza, anche la Corte Suprema ha respinto la richiesta, consegnando la vittoria del processo nelle mani di Bosè. "Il legame socio-affettivo dei figli tra loro e con la persona che era la compagna del rispettivo padre non è di per sé un titolo per stabilire un vincolo legale di affiliazione", si legge nella motivazione dei giudici, come riferisce il quotidiano spagnolo El Pais. Inoltre, mancando "i legami biologici", il rigetto dell'istanza è stato quasi automatico.
Il tribunale sottolinea che il problema si sarebbe potuto risolvere attraverso l'adozione dei rispettivi gemelli (consentito dall'ordinamento spagnolo anche alle coppie omosessuali), strada che Bosè e Palau non hanno voluto seguire. La sentenza è definitiva e di fatto figli Diego e Tadeo, 12 anni, rimangono in Messico con il cantante Miguel Bosè mentre Ivo e Telmo, 11 anni, rimangono in Spagna con Nacho Palau.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.