L'inchiesta di bullismo contro Meghan è stata davvero insabbiata?

Nessuno ha più avuto notizie del caso “bullismo a corte”, di cui si sarebbe resa colpevole Meghan Markle: secondo un esperto per questo silenzio c’è un’unica ragione

L'inchiesta di bullismo contro Meghan è stata davvero insabbiata?

Meghan Markle è stata definita in molti modi, la maggior parte decisamente poco lusinghieri: “incontentabile”, “narcisista sociopatica”, ha scritto di lei il giornalista Valentine Low, “calcolatrice”, ha detto Lady Colin Campbell, “capricciosa e arrogante”, ha dichiarato Samantha Cohen, assistente della duchessa che si sarebbe dimessa dal suo incarico poiché "sull’orlo di una crisi di nervi", non più in grado di gestire le pressioni del carattere esigente di Meghan. Presunte colpe di una certa gravità, a cui si aggiunse, nel marzo 2021, l’accusa più pesante e terribile: il bullismo. Secondo alcuni membri dello staff di corte la duchessa di Sussex avrebbe perpetrato un atteggiamento di crudeltà psicologica nei loro confronti. Una brutta storia che fece il giro del mondo, ma ben presto sarebbe stata messa a tacere dalla royal family.

“Non riuscivo a smettere di tremare”

“C’è la fila di persone che vogliono raccontare la loro versione dei fatti”, scrisse il Mirror nel giugno 2021, annunciando una “brutale resa dei conti”. “Dieci testimoni”, specificò il tabloid, sarebbero stati ben felici di raccontare le presunte angherie che avrebbero subìto da Meghan Markle. “Li bullizzava fino alle lacrime”, rivelò il Times, l’ambiente di lavoro sarebbe diventato “tossico”, disse ancora il Mirror.

Alcune presunte vittime, coinvolgendo anche Harry, raccontarono: “[I Sussex sono] due bulli oltraggiosi”. Uno di questi dichiarò: “Più che bullismo sembrava crudeltà emotiva e manipolazione”. Un altro sostenne addirittura di non riuscire più “a smettere di tremare” durante l’orario di lavoro. Harry e Meghan vennero accusati di aver inflitto “crudeltà emotive” ai loro collaboratori. In particolare la duchessa li avrebbe più volte umiliati e cacciati con modi bruschi e sgarbati. Sembra addirittura che alcuni membri dello staff abbiano avuto disturbi post traumatici da stress: una situazione insostenibile.

La telefonata del principe William

Lo scandalo arrivò al Times nel marzo 2021, ma la questione sarebbe iniziata nell’ottobre del 2018, raccontò Robert Lacey nel suo libro “Battle of Brothers” (2020). Proprio in quel periodo, infatti, il principe William avrebbe ricevuto una mail da Jason Knauf, suo segretario alle comunicazioni, in cui venivano denunciati i presunti atti di bullismo della duchessa: “Si comportava da prepotente con lo staff di Palazzo”, scrisse Lacey, citando poi una frase del messaggio di Knauf: “Meghan prendeva sempre di mira qualcuno”. Il collaboratore avrebbe proseguito: “Sono molto preoccupato del fatto che la duchessa sia stata in grado di far andare via due PA dalla famiglia nell’ultimo anno”, bollando il comportamento della moglie di Harry come “totalmente inaccettabile”.

William, furioso, avrebbe telefonato al fratello per avere spiegazioni, ma quest’ultimo avrebbe reagito sbattendo il telefono in faccia al principe: “Harry chiuse il telefono con rabbia, così William andò da lui per parlargli di persona. Il principe era inorridito da quanto gli era stato riferito sul presunto comportamento di Meghan e voleva sentire ciò che Harry aveva da dire”, riportò Lacey.

Il confronto non portò a nulla: “[William] andò su tutte le furie”, perché Harry non si sarebbe neanche fermato a riflettere su quanto stava accadendo, convinto che lo staff di corte fosse ostile alla moglie a causa del colore della sua pelle. Meghan sarebbe stata innocente, tutti gli altri dei perfidi razzisti. Il principe di Galles, per nulla convinto, avrebbe deciso che “semplicemente, non voleva più avere intorno [Meghan] e Harry”, sospettando che la cognata “fosse ostile al sistema reale”.

William avrebbe agito di conseguenza, ordinando di separare gli uffici dei Sussex da quelli suoi e di Kate, all’epoca duchi di Cambridge. Lacey rivelò: “Meghan avrebbe interpretato la vittima, ma in realtà era lei la prepotente”, al punto, pare, da minimizzare il suo presunto atteggiamento verso lo staff con una frase insensibile: “Non è il mio lavoro coccolare le persone”. Così “William cacciò Harry”.

Le reazioni

Harry e Meghan si difesero con forza dalle accuse e avrebbero anche “scritto per richiedere prove”, ovvero “documenti, email o messaggi di testo”, in modo da poterle smontare “punto per punto”. Inoltre un loro portavoce, poco prima dell’intervista con la Winfrey nel marzo 2021, replicò: “Chiamiamola per ciò che è: una campagna diffamatoria premeditata nei confronti dei Sussex. Non è un caso che le distorte testimonianze, mirate a indebolire Meghan, arrivino dalla stampa inglese a pochi giorni dall’intervista con Oprah Winfrey”.

Meghan, disse un insider menzionato da Vanity Fair, sarebbe stata sicura di aver agito per il meglio: “È irremovibile, pensa che il personale non fosse all’altezza del proprio lavoro”. La regina Elisabetta, però, non si accontentò delle giustificazioni. In proposito il Mirror scrisse: “Parlando con i membri fidati dello staff, la sovrana ha chiesto un’azione urgente per fare chiarezza sulla vicenda. Vuole evitare che la Corona venga travolta da un simile scandalo”.

Per questo Buckingham Palace emise un comunicato ufficiale in cui chiarì: “Siamo molto preoccupati dalle accuse riportate dal Times a seguito delle affermazioni dell’ex personale del duca e della duchessa di Sussex. Di conseguenza il nostro team delle risorse umane esaminerà le circostanze descritte nell’articolo. I membri del personale coinvolti in quel momento, compresi quelli che hanno lasciato la famiglia, saranno invitati a partecipare per vedere quali lezioni potremmo trarne. La famiglia reale ha adottato una politica della dignità sul lavoro da diversi anni e non tollera e non tollererà il bullismo o le molestie sul posto di lavoro”.

La Regina, disse il Times, avrebbe avviato un’indagine interna, affidandosi a un team di “avvocati esterni indipendenti”. Questa inchiesta, disse un portavoce di Palazzo il giornale, “andrà avanti per il tempo necessario”, durante il quale “non saranno rilasciati commenti pubblici sull’argomento per non turbare la tranquillità dei testimoni e far sì che tutto proceda correttamente”. Le conclusioni sarebbero state stabilite, ma è probabile che non le conosceremo mai.

Lo scandalo bullismo è un segreto di Stato

Elisabetta II sperava, forse, di tenere tra le mura di Buckingham Palace la spinosa vicenda in cui sarebbe coinvolta Meghan. Per questo motivo, nel giugno 2022, la stampa britannica annunciò che l’esito delle indagini sarebbe rimasto segreto. Neppure i collaboratori coinvolti sarebbero stati messi a conoscenza dei risultati dell’inchiesta. La delusione fu grande e non mancarono i sospetti sull’operato della Corona, sulla trasparenza delle ricerche. Il palazzo si limitò a dire, nel rapporto del Sovereign Grant, che “la lezione è stata recepita”.

Il motivo di tanta discrezione sarebbe semplice, ha detto Valentine Low nella nuova edizione del suo libro “Courtiers”, di cui un estratto è stato pubblicato sul Times lo scorso 30 giugno. “Il Palazzo ha detto che non pubblicherà il risultato dell’inchiesta e nemmeno rivelerà quali lezioni sono state imparate per ragioni di riservatezza. Ma la maggior parte delle persone sospetta che la vera ragione per cui hanno insabbiato l’indagine fosse provare a mantenere la pace con Harry e Meghan”.

Il termine “pace” può avere diverse interpretazioni in questo caso: parliamo della possibilità di una riconciliazione o del classico quieto vivere? In altre parole è plausibile che la royal family abbia paura della duchessa di Sussex? Un insider, citato da Il Tempo nel giugno 2022, commentò: “La famiglia reale non vuole sconvolgere o provocare Harry e Meghan, perché ne teme la reazione”. Cosa potrebbe raccontare ancora la coppia ribelle? L’autobiografia del principe e il documentario Netflix sono arrivati al pubblico diversi mesi dopo questa indiscrezione. Hanno fatto rumore, ma non hanno scosso Buckingham Palace alle fondamenta. In più gli esperti concordano sul fatto che i duchi abbiano esaurito gli aneddoti (sulla cui attendibilità e veridicità, comunque, ancora gli esperti discutono).

Certo, ci sarebbe da svelare ancora il nome del presunto autore dei commenti razzisti rivolti ad Archie. A questo punto c’è un’altra possibilità intuitiva, ma molto grave se si rivelasse fondata: l’esito dell’inchiesta avrebbe dimostrato la colpevolezza di Meghan. Ciò spiegherebbe la “cortina” di segretezza, ma porterebbe anche un’onta di disonore sulla monarchia e sulla stessa duchessa, la cui immagine sarebbe definitivamente rovinata.

La Markle è la nuora del Re d’Inghilterra, la moglie di un principe della Corona britannica. Le conseguenze sarebbero molto serie. L’eventuale scandalo irromperebbe sui media in tutta la sua potenza, perché non sarebbero più solo voci. Carlo III non può permettersi di affrontare un uragano di tale potenza.

Nessuno può dire con certezza come si siano svolti i fatti, se le accuse siano sincere o se si tratti di pura diffamazione. Rimangono i sospetti, ma non ci portano da nessuna parte. Il silenzio della royal family rende ancora più oscuro il mistero.

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