Il principe Harry ha rilasciato la prima intervista dopo la vittoria ottenuta in tribunale contro il Mirror. Nel dicembre 2023, infatti, il tabloid venne ritenuto colpevole di aver hackerato il telefono del duca per ottenere informazioni private sulla sua vita. “Sono felice di aver ucciso il drago”, commentò trionfante Harry. Ora le nuove affermazioni sui media e sulla sicurezza della sua famiglia, raccolte da Tabloids On Trial su ITV e citate dalla Cnn e dalla Bbc, stanno scatenando nuove polemiche: il pubblico si è diviso tra quanti ritengono che davvero i Sussex siano delle vittime della royal family e della stampa e quanti, invece, sono certi che il duca stia esagerando, forse per attirare di nuovo l’attenzione su di sé.
Harry ha paura. Per se stesso, per sua moglie e per i suoi figli. Nella prima intervista dopo la fine della battaglia legale contro il Mirror Group Newspapers il principe ha espresso tutto il suo rammarico per la faida in corso con i Windsor, a suo dire in qualche modo fomentata dai media e i timori per un eventuale ritorno della sua famiglia nel Regno Unito. “C’è fin troppa attenzione su di me e su mia moglie”, ha dichiarato Harry a Tabloids On Trial lo scorso 25 luglio. “Hanno tirato troppo la corda”, ha aggiunto, riferendosi proprio ai giornali.
Tutto questo avrebbe avuto delle ripercussioni sulla vita dei Sussex e sulla loro sensazione di insicurezza al solo pensiero di rimettere piede a Londra: “È ancora pericoloso e…basta una persona che legge queste cose e agisce in base a quanto ha letto, che sia un coltello, oppure acido, qualunque cosa sia e queste cose sono davvero preoccupanti per me. È una delle ragioni per cui non riporterò mia moglie in questo Paese”.
In poche parole il duca avrebbe espresso, in maniera neanche troppo velata, diverse opinioni. Diciamo che si sarebbe tolto il classico sassolino dalla scarpa: per prima cosa non avrebbe fatto mistero della sua irritazione per la revoca della security, fatto di cui incolperebbe anche la Corona, percependolo come un’ulteriore esclusione dalla royal family. Inoltre il principe starebbe sostenendo la teoria secondo la quale un’eventuale aggressione nei suoi confronti o contro Meghan sarebbe, seppur indirettamente, incitata dai media, dalle notizie che circolano su di lui. Tuttavia bisognerebbe anche capire se esiste sul serio un rischio del genere.
A tal proposito, però, molti hanno fatto notare che Harry non si farebbe troppi scrupoli a servirsi della stampa per promuovere i propri progetti e raccontare particolari scabrosi sul suo passato. Infine, dichiarando di non voler “riportare Meghan” nel regno, il secondogenito di Carlo III si starebbe addossando la totale responsabilità della Megxit, sollevando la duchessa dalla “colpa” attribuitale dai tabloid.
Secondo il principe Harry la faida in corso con la royal family, in particolare con Carlo III e il principe William, avrebbe un colpevole ben preciso: “Penso che tutto ciò che è accaduto abbia mostrato alle persone quale sia la verità della questione. Per me la missione continua, ma sì, è stata la causa, come sapete, di una parte della frattura”. Addirittura ne sarebbe “un pezzo centrale”, ma “è una domanda difficile a cui rispondere, perché qualunque cosa io dica sulla mia famiglia prova un fiume di abusi da parte della stampa”.
A proposito della mancata partecipazione della famiglia reale alla battaglia contro i media Harry ha spiegato: “Ho chiarito che questo è qualcosa che doveva essere fatto. Sarebbe bello se lo facessimo come famiglia. Di nuovo credo che dal punto di vista del servizio, e quando hai un ruolo pubblico queste cose dovrebbero essere fatte per il bene di tutti. Ma io lo sto facendo per le mie ragioni”.
Una di queste potrebbe essere sua madre, Lady Diana.
Il duca è sicuro che la principessa sia stata “forse una delle prime vittime” dell’hackeraggio telefonico: “La stampa…si divertiva a dipingerla come [una persona] paranoica, ma non era paranoica, aveva assolutamente ragione per quel che riguardava ciò che le stava accadendo”. Ora il principe si sente “vendicato” dalla giustizia e definisce l’esito della causa contro il Mirror “una vittoria epocale”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.