La moda, Lady D e la morte. Il mistero sull'assassinio di Gianni Versace

Dai primi abiti cuciti nella sartoria di famiglia a Reggio Calabria al successo mondiale con la sua Maison. Il ricordo dello stilista e designer, che rivoluzionò il mondo della moda e divenne amico di Lady D

La moda, Lady D e la morte. Il mistero sull'assassinio di Gianni Versace
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"Penso che sia responsabilità di uno stilista cercare di infrangere le regole e le barriere". Questo era Gianni Versace, stilista e designer, che ha rivoluzionato il mondo della moda internazionale, portando sulle passerelle abiti senza tempo creati nel segno della libertà, dell'audacia e dell'estro. La strada di Giovanni Maria Versace, questo il vero nome dello stilista, è stata segnata sin dalla nascita. Figlio di sarti, iniziò a muovere i primi passi nel mondo della moda da bambino nella sua Reggio Calabria per poi cercare fortuna, negli anni '70, nella capitale della moda: Milano. Qui Gianni Versace ha saputo imporsi con la sua creatività, dettando mode, diventando un punto di riferimento d’élite e dando il via all'era delle top model come Linda Evangelista, Naomi Campbell e Claudia Schiffer. Attori, star e cantanti, tutti hanno vestito almeno una volta un abito creato da Gianni Versace, che nel simbolo della Medusa ha trovato la sua musa senza tempo.

Gianni Versace, l'amicizia con Lady Diana

La vita di Gianni Versace è stata costellata di personaggi, che sono entrati nella sua sfera personale in modo più intimo. Tra loro ci sono Elton John e soprattutto Lady D, con la quale lo stilista instaurò un'amicizia profonda. La prima volta che Diana e Gianni Versace si incontrarono era il 1992, la principessa mostrava i primi segni di insofferenza alla corona e infranse una delle tante regole reali, commissionando un abito a una casa di moda non inglese. Un vestito con il quale realizzò il servizio fotografico per la copertina di Harper Bazar. Da quel momento Gianni la trasformò in una icona fashion, esaltando il suo lato sexy e glamour.

L'apice del loro sodalizio arrivò nel 1996 quando Lady D e il principe Carlo si separarono e la principessa scelse di indossare un abito Made in Italy viola, sensuale e ricercato - segno della sua ritrovata libertà - sfoggiato alla cena di gala al Field Museum of Natural History di Chicago. Nei mesi dopo il divorzio Diana frequentò spesso Versace e i suoi amici, in particolare Elton John e George Michael. Quando apprese della morte di Gianni, il 15 luglio 1997, era con Dodi su uno yacht e si precipitò in Italia per stringersi attorno a Donatella e Santo, i fratelli di Gianni. La notizia dell'uccisione di Gianni colpì profondamente Lady D, che temette per la sua stessa incolumità. Un presentimento trasformatosi in tragico destino un mese e mezzo dopo, quando anche lei perse la vita a Parigi.

Gianni Versace, l'assassinio a Miami Beach

Il 15 luglio 1997, a soli 50 anni, Gianni Versace venne assassinato davanti alla sua villa a Miami Beach. Lo stilista fu raggiunto da due colpi di pistola sparati dal serial killer Andrew Cunanan, mentre si trovava sugli scalini dell'ingresso della sua abitazione. Gianni venne subito soccorso dal compagno, Antonio D'Amico e dall'amico Lazaro Quintana. Le foto dello stilista disteso sulla barella mentre viene trasportato al Jackson Memorial Hospital di Miami fecero il giro del mondo, come la notizia della sua morte arrivata poco dopo il ricovero in ospedale. Dell'assassinio fu incolpato Andrew Phillip Cunanan, un tossicodipendente dedito alla prostituzione omosessuale, che nei giorni precedenti, in una escalation di follia, aveva ucciso altri tre uomini considerati suoi amanti.

Secondo la stampa americana Versace e Cunanan si conoscevano, ma l'indiscrezione non fu mai confermata - nè tantomeno il movente dell'omicidio - perché Cunanan, dopo otto giorni di latitanza, venne trovato morto suicida il 23 luglio 1997 in una casa galleggiante, dove si era nascosto dopo avere assassinato Versace.

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