“Il prossimo viaggio in Corea del Nord?”. Harry e Meghan criticati per il non royal tour in Colombia

I tabloid e gli esperti reali si dividono sull’utilità e sull’esito del tour dei duchi di Sussex in Colombia

“Il prossimo viaggio in Corea del Nord?”. Harry e Meghan criticati per il non royal tour in Colombia

Tra il 15 e il 18 agosto 2024 Harry e Meghan hanno visitato la Colombia, invitati dalla vicepresidente del Paese, Francia Marquez. Ufficialmente il tour aveva lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale su diversi temi molto cari ai duchi: le discriminazioni, il cyberbullismo, il potere dei social media e l’impatto dell’intelligenza artificiale sulle nostre vite. Ogni viaggio dei Sussex, poi, mira a gettare le basi per una collaborazione duratura con diverse charity e comunità nel mondo, visto che i duchi starebbero cercando di costruirsi una solida reputazione in ambito filantropico. Il tour in Colombia, però, ha destato molte perplessità: alcuni ritengono sia stato un nuovo passo falso di Harry e Meghan, altri si dicono certi che sia stato un successo. Qualcuno ipotizza perfino, con un certo sarcasmo, che pur di ottenere visibilità la coppia non disdegnerebbe neppure un invito in Corea del Nord.

Meghan sorprende il pubblico

Durante le tappe a Bogotà, Cartagena e Cali Harry e Meghan si sono dedicati al supporto ai giovani e alle donne, con visite nelle scuole e nei centri per l’allenamento degli atleti in vista degli Invictus Games a Whistler, Canada, nel 2025. C’è stato anche il tempo di conoscere meglio le tradizioni locali, con la partecipazione a un festival di musica e danza afro-colombiana. La vera protagonista del tour, però, è stata la duchessa: durante la conferenza “Donne Afro e potere”, tenutasi nel Teatro municipale di Cali, Meghan, intervistata dalla vicepresidente Francia Marquez, ha sorpreso tutti parlando in spagnolo: “Vorrei iniziare in spagnolo perché siamo nel vostro Paese…e sento l’abbraccio della Colombia…”. Meghan si è anche scusata per la sua conoscenza imperfetta della lingua, imparata venti anni fa, quando, come ricorda la Bbc, lavorava nell’ambasciata statunitense a Buenos Aires, Argentina.

L’omaggio a Lady Diana

A nessuno è sfuggito l’omaggio di Meghan a Lady Diana: in occasione della visita nella scuola elementare Colegio La Giralda, a Santa Fe di Bogotà, nel secondo giorno del tour, la duchessa ha indossato un paio di orecchini in oro giallo, diamanti e gemme di colore blu scuro, a forma di farfalle, appartenuti a Lady D. La compianta principessa li sfoggiò durante un viaggio ufficiale in Canada, nel 1986. Meghan, invece, li ha scelti anche per il royal tour in Australia del 2018 e nel settembre 2019, per il lancio della sua capsule collection, creata con la designer Misha Nonoo per supportare la charity Smart Works. Secondo Page Six la duchessa avrebbe optato per questi orecchini in modo da evidenziare un momento cruciale nella vita della suocera: infatti tra il 1979 e il 1981, poco prima di sposare l’allora principe di Galles Carlo, Diana era una timida maestra d’asilo alla Young England Kindergarten School a Pimlico (Londra).

Perché sono venuti in Colombia?

Sia i media inglesi, sia quelli colombiani, piuttosto perplessi, si sono chiesti quale sarebbe stato il vero motivo della visita di Harry e Meghan, a parte rafforzare la loro immagine, il loro brand e il nome della loro fondazione, la Archewell. Il giornale IoDonna riporta l’ipotesi secondo cui i duchi sarebbero stati invitati per sviare l’attenzione popolare dai problemi sociali ed economici della Colombia. L’esperta reale Emily Andrews di Grazia Uk è convinta che anche la royal family si sia chiesta cosa ci sarebbe dietro questo tour: “La reputazione di Harry e Meghan ha…incassato un duro colpo negli Stati Uniti, mentre il lancio del brand di lifestyle di Meghan, American Riviera Orchard, non è ancora stato finalizzato. Era stato programmato per questa primavera, poi l’autunno e ora…è stato rinviato al prossimo anno, per collegarlo al nuovo show di cucina [di Meghan] e per risolvere le questioni relative al marchio. Insomma, anche i duchi avrebbero tentato di distogliere l’attenzione del pubblico dai loro progetti continuamente procrastinati?“.

“La Corea del Nord li ha invitati?”

I Sussex sono stati criticati anche sul piano della credibilità. A Gb News il corrispondente reale della Bbc Michael Cole ha ricordato che la figlia dei duchi, Lilibet Diana, non ha mai conosciuto i nonni, Carlo III e Thomas Markle: “[Harry e Meghan] se ne vanno in giro per il mondo”, parlando di grandi temi, con l’intenzione di fare del bene, ma in famiglia la situazione sarebbe l’opposto: se “non riescono a costruire ponti all’interno della loro famiglia, che speranza hanno di costruirli con altre comunità e altre fedi?”. L’affondo dell’esperta reale Victoria Murphy a Royal Exclusive del Sun è ancora più duro. La giornalista è certa che il tour in Colombia non avesse alcun reale obiettivo e per argomentare la sua tesi ha spiegato: “Ho l’impressione che [i Sussex] siano stati invitati in altri posti e debbano aver scelto di dire di sì a questo. Devono fare attenzione a ciò che fanno e a quali inviti accettano”. Poi la conclusione sarcastica e spiazzante: “Li inviterà la Corea del Nord un giorno?”.

Il principe “annoiato”

Contrariamente al solito, poi, il duca di Sussex non sembrava molto convinto di questo tour. Aveva uno sguardo un po’ spento o, almeno, questa era l’impressione. Arthur Edwards, del Sun, ha commentato in proposito: “Penso che il nostro una volta preferito royal sia annoiato da morire, stanco di questa…pantomima senza fine in cui ora si ritrova a recitare. Come altro spiegare la sua espressione cupa durante un altro tedioso tour con sua moglie affamata di notorietà?”. Poi ha aggiunto: “Mentre sua moglie, Meghan, entrava nello spirito della salsa con un sorrisetto quasi permanente, il royal esiliato se ne stava depresso al suo fianco. Guardando le foto del viaggio di quattro giorni della coppia in Colombia, mi pare che Harry sia un uomo infelice”.

Crisi con Meghan?

Da una parte Harry sarebbe triste per la lontananza dal suo Paese, come sostengono molti esperti reali. Un amico del principe ha anche dichiarato al Sunday Times: “Si è ritrovato isolato dalla sua famiglia e dalla maggior parte dei vecchi amici. È arrabbiato. Le cose non sono andate come voleva”. Dall’altra, però, ci sarebbero anche dei problemi seri con Meghan. Da anni i tabloid ipotizzano una crisi tra loro e l’argomento, come riporta Il Messaggero, è tornato alla ribalta proprio durante il viaggio in Colombia, a causa di un labiale sospetto, diciamo così. Appena atterrati a Bogotà, di fronte ai fotografi e una folla incuriosita e festante, la duchessa si sarebbe voltata verso il marito e, con atteggiamento scostante, irritato, gli avrebbe detto: “Mano”, intendendo che doveva darle la mano, per mostrare la loro complicità al pubblico. Il duca, rassegnato, avrebbe risposto: “Ecco qua”. Non proprio il massimo della spontaneità.

La polemica sul guardaroba

Anche in Colombia la duchessa ha fatto parlare di sé per i suoi abiti chic e costosi. Il Daily Mail ha calcolato che Meghan avrebbe indossato abiti e gioielli per un valore totale di 89.964 sterline (circa 105mila euro), senza contare l’anello di fidanzamento, che da solo raggiungerebbe le 140mila sterline. La duchessa ha voluto dare risalto ai marchi del posto (da Joanna Ortiz a Juan de Dios e Andrés Otalora), ha alternato grandi brand al low cost e riciclato alcuni capi, per esempio una blusa color cioccolato di Victoria Beckham, indossata per il panel “Futuro digitale responsabile” e già vista nel 2020. A scatenare le polemiche, però, sono stati il blazer color cammello di Loro Piana da 3.750 dollari, le ballerine Chanel da 1.100 dollari scelti per l’ultimo giorno di viaggio e la borsa, sempre di Loro Piana, da 4mila sterline vista il primo giorno. Tra i gioielli hanno destato un certo scalpore il bracciale “Against Evil Eye” di Lorraine Schwartz da circa 15mila sterline e l’immancabile orologio Cartier Tank Française da 17,800 sterline appartenuto a Lady Diana. Il guardaroba di Meghan ha riproposto una questione già dibattuta in occasione del viaggio dei duchi in Nigeria, in precario equilibrio tra buonsenso e politicamente corretto: è corretto un tale sfoggio di glamour e lusso in un Paese gravato da seri problemi economici?

“Come fantasmi”

Il dibattito sul guardaroba rientra nella polemica riguardante la distanza siderale tra i duchi e la popolazione locale. Una critica che va ben oltre gli abiti di Meghan. Il Daily Mail ha evidenziato che i colombiani, pur “consapevoli del fatto che i Sussex fossero in città, l’eccesso di poliziotti armati, le sirene, le strade interdette e gli ingorghi stradali lo ricordavano costantemente, non li hanno mai visti di persona, cosa irritante”. Un cameriere intervistato dal tabloid ha dichiarato: “È molto strano, si muovono come fossero fantasmi”. Il tour, soprattutto per ragioni di sicurezza, deve essere programmato in modo meticoloso: naturalmente i Sussex non potevano gettarsi tra la folla, né attraversare incautamente luoghi non previsti nell’itinerario. Tuttavia i colombiani avrebbero avuto la sensazione di trovarsi di fronte a dei personaggi inafferrabili, quasi evanescenti, molto costruiti, venuti nel loro Paese per visitarlo, ma non davvero interessati a scoprire chi lo abita. Altri cittadini, poi, avrebbero manifestato il loro completo disinteresse nei confronti della coppia: “Non sono nulla di speciale” e “chi se ne importa” sarebbero le due frasi più ascoltate dall’inviato del Daily Mail. Non solo: alcuni hanno rilevato che parlare di “integrità dell’informazione” e di “benessere nell’era digitale” interessa poco o nulla a persone che lottano ogni giorno contro la povertà e vivono nel terrore del potere dei cartelli della droga.

Il costo della sicurezza

Nell’intervista a “Tabloids On Trial”, lo scorso luglio, il principe Harry ha chiarito che per sua moglie potrebbe essere pericoloso tornare nel Regno Unito. Eppure per il loro non royal tour i duchi hanno scelto la Colombia, nazione con diverse criticità per quel che riguarda la sicurezza. Per garantire l’incolumità di Harry e Meghan, però, c’è stato un notevole dispiegamento di forze: 3mila poliziotti hanno seguito la coppia nella tappa di Cartagena, 16 auto blindate ed elicotteri li hanno scortati per tutto il viaggio e pare che a Bogotà una delle guardie del corpo li abbia addirittura protetti con una valigetta antiproiettile. Solo per la security lo Stato colombiano avrebbe speso 1,5 milioni di sterline, dice il Daily Mail, ovvero 8 miliardi di pesos. Secondo Gb News una media di 375mila sterline al giorno per la security della coppia, sebbene un terzo della popolazione viva al di sotto della soglia di povertà. “Miliardi che potevano essere usati per espandere la copertura delle mense per bambini, pagare i salari…dare un capitale iniziale per le comunità Afro, adattare gli impianti sportivi in rovina”, ha dichiarato Andres Escobar, capo della sicurezza del Consiglio della città di Cali. Poi, accusando Francia Marquez, l’uomo ha aggiunto: “Sono stati sperperati soldi pubblici per la sua vanità”.

Un successo?

Per alcuni, nonostante tutto, il viaggio in Colombia di Harry e Meghan sarebbe stato “un successo”. Nathan Kay ha scritto sull’Express: “…Questo ‘quasi royal tour’…è stato diverso. Come se i Sussex avessero finalmente capito cosa serve per sfruttare davvero la loro piattaforma globale, piuttosto che aolo per la costruzione del loro brand personale…I Sussex hanno impostato il viaggio con la precisione e la serietà di un royal tour, compresa la squadra di reporter e una meticolosa strategia mediatica simile al sistema del Royal Rota usato dalla famiglia reale britannica”. Questa tattica, però, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Sebbene i duchi abbiano evitato eventi troppo formali come banchetti, proprio per non dare l’impressione di imitare troppo i tour reali, le somiglianze sarebbero evidenti. Forse non a caso i tabloid definiscono i viaggi di Harry e Meghan dei “finti royal tour” che rischiano di compromettere ulteriormente i rapporti, già deteriorati, con la royal family. Infatti, stando a nuove indiscrezioni, i Windsor sarebbero sul piede di guerra.

“Il silenzio è la risposta migliore”

Carlo III e il principe William sarebbero “furiosi” a causa dei viaggi in giro per il mondo dei duchi, ha dichiarato l’esperto reale Tom Quinn al Mirror. Il principe di Galles avrebbe persino pensato di rilasciare un comunicato in cui veniva chiarito che si trattava di tour non autorizzati dalla Corona.

Il Re, dopo aver riflettuto sulla proposta del figlio, avrebbe deciso di non fare nulla, in modo non dare ulteriore risonanza mediatica alla faccenda. Del resto, avrebbe sentenziato, “il silenzio è la miglior risposta”.

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