Il rapper Puff Daddy arrestato in un hotel a New York

Al momento i capi d'accusa sono sconosciuti ma l'arresto potrebbe essere legato all'indagine sul traffico sessuale che vede il rapper coinvolto dallo scorso marzo

Il rapper Puff Daddy arrestato in un hotel a New York
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Il rapper americano Diddy, anche conosciuto come Puff Daddy, è stato arrestato a New York. Al momento i capi d'accusa sono sconosciuti ma il procuratore degli Stati Uniti Damian Williams ha assicurato che "l'atto di accusa sarà desecretato nelle prossime ore" e in quell'occasione "avremo altro da dire sull'arresto". La notizia del fermo è stata resa pubblica dalla rivista People, che ha raccontato nei dettagli l'arresto di Diddy. L'artista americano si trovava in un hotel di Manhattan a New York, quando gli agenti della Homeland Security Investigations lo hanno fermato e condotto in carcere.

Le accuse e i processi

Secondo quanto riferito da People a portare Diddy dietro alle sbarre sarebbero state le accuse di violenza sessuale e traffico sessuale contro le quali il rapper combatte da tempo. Sono diverse, infatti, le donne che negli anni lo hanno accusato di abusi e violenze. Denunce che hanno portato il cantante a doversi difendere in tribunale in più occasioni. In realtà, secondo la stampa statunitense, l'arresto avvenuto a New York sarebbe legato al blitz verificatosi lo scorso marzo nelle proprietà immobiliari di Diddy. La scorsa primavera, infatti, le sue ville di Miami e Los Angeles vennero perquisite dai federali nell'ambito di un'indagine sul traffico sessuale e proprio le indagini successive avrebbe portato all'arresto di lunedì sera.

La difesa dei legali di Diddy

Mentre si attendono sviluppi sui capi di accusa, i legali del rapper hanno subito preso posizione. "Siamo delusi dalla decisione di perseguire quella che riteniamo essere un'ingiusta azione penale nei confronti del signor Combs da parte dell'ufficio del procuratore degli Stati Uniti", ha dichiarato Marc Agnifilo, il legale di Diddy, in una nota a People. "Sean 'Diddy' Combs è un'icona della musica, un imprenditore self-made, un amorevole padre di famiglia e un filantropo comprovato che ha trascorso gli ultimi 30 anni a costruire un impero, adorando i suoi figli e lavorando per elevare la comunità nera. È una persona imperfetta, ma non è un criminale".

Secondo quanto riferito dal suo legale, Puff Daddy avrebbe collaborato assiduamente con le autorità nell'indagine sugli abusi e il traffico sessuale da marzo a oggi: "Si è anche

trasferito volontariamente a New York la scorsa settimana in previsione di queste accuse. Stiamo parlando di un uomo innocente che non ha nulla da nascondere e non vede l'ora di riabilitare il suo nome in tribunale".

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