I rapporti tra William, Kate e Harry si sarebbero guastati definitivamente con l’annuncio delle dimissioni dei Sussex, nel gennaio 2020. La rabbia dei principi, però, sarebbe cresciuta a ogni dichiarazione pubblica del duca, fino a esplodere, naturalmente in privato, con la pubblicazione del memoir “Spare. Il Minore”, avvenuta lo scorso 10 gennaio. In particolare la coppia non riuscirebbe a perdonare a Harry un passaggio contenuto nell’autobiografia, che ha suscitato tante polemiche, poiché potrebbe rappresentare il punto di non ritorno nel rapporto tra i figli di Lady Diana.
Galles contro Sussex
William e Kate sarebbero “furiosi” con Harry e l’esperto Tom Quinn è certo di conoscerne la ragione. Stavolta, infatti, non si tratterebbe solo dell’astio e del disappunto originati dalla Megxit, dalle interviste e dal documentario Netflix. Ci sarebbe una ragione ancora più precisa, qualcosa che i principi del Galles proprio non riuscirebbero a dimenticare. All’Express Quinn ha rivelato: “Ho intervistato persone che hanno lavorato per Meghan e Harry quando erano in Inghilterra e ho intervistato anche le persone che hanno lavorato per William e Kate e loro dicono che in privato c’è molta più rabbia di quella che viene mostrata in pubblico, specialmente in merito all’aggressione fisica di William contro Harry. Sembra siano furiosi per questo”. In effetti i principi non hanno fatto trapelare nulla, almeno in pubblico, della loro presunta ira.
L’aggressione di William
Tom Quinn fa riferimento all’ormai nota, ma comunque ancora presunta, vicenda della catenina strappata, ovvero la colluttazione che sarebbe avvenuta tra William e Harry al Nottingham Cottage nel 2019, lasciando sul “campo di battaglia” i ciondoli di quest’ultimo. Tutto sarebbe iniziato da alcuni commenti del principe di Galles, che avrebbe definito Meghan Markle “irritante” e “maleducata”. Harry avrebbe difeso la moglie, ma William si sarebbe giustificato sostenendo di voler solo aiutare il fratello. La discussione sarebbe sfociata in un litigio violento nella cucina della residenza, quando il duca avrebbe offerto al principe un bicchiere d’acqua per farlo calmare, come raccontato in “Spare”: “…[William] posò l’acqua, mi insultò di nuovo e mi si avvicinò. Avvenne tutto in fretta. Molto in fretta. Mi afferrò per il colletto, strappandomi la collanina e mi spinse a terra. Atterrai sulla ciotola dei cani, che si ruppe sotto il mio peso, tagliandomi la schiena. Rimasi là per un momento, stordito, poi mi alzai e gli chiesi di uscire”.
Il pentimento del principe
Dopo questo scontro il principe William avrebbe continuato a provocare il fratello: “‘Su, colpiscimi! Ti sentirai meglio se mi colpisci!’…’Forza, come da bambini’”. Harry, però, si sarebbe sottratto: “‘No. Solo tu ti sentirai meglio se ti colpisco. Per favore… vattene’”. Subito dopo il futuro Re si sarebbe pentito della sua impulsività: “[William] lasciò la cucina, ma non il Nott Cott. Era in soggiorno…Io rimasi in cucina. Passarono due minuti, due lunghi minuti. Tornò indietro con espressione dispiaciuta e si scusò”. William avrebbe minimizzato il litigio, chiedendo al fratello di non parlarne con Meghan. Il duca di Sussex, scosso da quanto accaduto, avrebbe contattato la sua terapeuta, spiegandole: “Avevamo avuto un milione di scontri fisici nella nostra vita…Da ragazzi non facevamo altro che litigare. Ma stavolta era diverso”. Meghan si sarebbe accorta subito dei “lividi” e dei “graffi” sulla schiena di Harry: “…Non potevo mentirle. Non era troppo sorpresa, e non era affatto arrabbiata. Era terribilmente triste”.
La catenina al Late Show
Il principe Harry non si è limitato a scrivere questi aneddoti, ma lo scorso gennaio ha addirittura mostrato la catenina, ormai riparata, durante il programma The Late Show, descrivendo il significato dei tre ciondoli: “Ci sono i battiti del cuore dei miei figli, è un regalo di mia moglie…su questo, invece, c’è sopra l’occhio di tigre, lo ha realizzato un mio amico in Botswana". Mostrare la collanina potrebbe essere stato un gesto studiato per dare credibilità alla narrazione presentata in “Spare”. Di fatto, però, noi abbiamo solo la versione di Harry. Il principe di Galles ha sempre seguito la linea di condotta stabilita dalla Corona, ovvero il tradizionale silenzio dettato dal motto di famiglia “never complain, never explain” (“mai lamentarsi, mai dare spiegazioni”).
Una faida pubblica
A questo punto non sorprende che William possa essere “davvero arrabbiato all’idea che queste difficoltà siano diventate pubbliche”, come ha detto Quinn. La royal family ha sempre fatto della riservatezza un punto d’onore. Naturalmente non sono mancate le eccezioni, ma la silenziosa, apparentemente indifferente compostezza è rimasta comunque una delle regole principali della vita a corte. I Windsor non devono (o, almeno, non dovrebbero) immischiarsi in polemiche, litigi, questioni divisive come fa la gran parte delle persone comuni e tantomeno esporre di fronte al mondo intero i loro problemi privati. Non si tratta tanto di snobismo, bensì di un atteggiamento che ha come scopo la tutela dell’istituzione monarchica. Detto in altre parole: se un Re o una Regina si comportassero in modo impulsivo e inadeguato, ponendosi a un livello inferiore a quello del loro rango, la Corona perderebbe la sua aura di fascino, di mistero, ma soprattutto di imparzialità, il ruolo di guida della nazione, dunque la sua ragion d’essere. Anche per questo i principi di Galles, già riservati per indole, non avrebbero gradito le esternazioni di Harry, ma si sono ben guardati dall’esporsi con dichiarazioni pubbliche che avrebbero fatto divampare il fuoco del gossip e della polemica con i Sussex.
William non si fida
La rabbia di William e Kate per le rivelazioni di Harry avrebbe anche un’altra conseguenza: il crollo totale del livello di fiducia dei principi nei confronti dei Sussex. Da molto tempo i tabloid ipotizzano che i futuri sovrani non vorrebbero né vedere, né sentire i duchi per timore che ogni discussione possa finire sulla stampa, o in nuovi memoir e documentari, che le frasi possano essere manipolate e le emozioni ingigantite per attirare ‘attenzione. I principi avrebbero paura che “ogni parola che diranno possa essere usata contro di loro”. Dati i precedenti non sarebbe proprio un’ipotesi campata in aria. L’esperto Richard Fitzwilliams, ricordando che i fratelli non si incontrano da mesi e non avrebbero fatto alcuno sforzo per provare a dialogare, ha dichiarato all’Express: “Temo che ciò dimostri che la frattura sia profonda come mai prima d’ora e che il rapporto tra i fratelli sia pessimo”. L’autobiografia e le interviste non avrebbero fatto altro che peggiorare una situazione già incandescente: “Il punto è semplicemente che non ci si può fidare di Harry…Se voi foste Harry e io William e stessimo chiacchierando, come potrei essere sicuro che ciò di cui stiamo parlando non appaia da qualche parte?”. Fitzwilliams ha anche precisato che il duca di Sussex potrebbe scrivere nuovi libri sulla sua vita: “Supponiamo che Harry abbia un contratto per quattro libri con la Random House e decida di ampliare Spare, o magari che scriva di più sulla sua infanzia, o che sia Meghan a scrivere le sue memorie.
Ci sono troppi se e troppi punti interrogativi. I Sussex si sono comportati in modo del tutto imprevedibile, ma una cosa rimane prevedibile: a loro piace pubblicare e, lo abbiamo visto, usare ciò a loro vantaggio, in maniera brutale”.“- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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