"Il loro legame è più forte". William e Carlo uniti "grazie" a Harry

La Megxit avrebbe riavvicinato Re Carlo III e il principe William: se Harry sperava di assestare colpi fatali alla royal family, ha dovuto ricredersi

"Il loro legame è più forte". William e Carlo uniti "grazie" a Harry

I rapporti tra il principe William e Re Carlo III non sono sempre stati idilliaci. Il fantasma di Lady Diana è stato tra loro per lungo tempo, ma sembra che ora padre e figlio abbiano definitivamente voltato pagina. Sarebbe stato il principe Harry, seppur indirettamente, con le sue rivelazioni e il suo memoir, a far riavvicinare il sovrano e l’erede al trono. Se il duca pensava di scuotere il Palazzo alle fondamenta con le sue dichiarazioni, creando attriti tra i membri della royal family, ha fallito su tutta la linea. Anzi, avrebbe addirittura ottenuto l’effetto contrario.

Più uniti che mai

L’esperto reale Christopher Andersen non ha dubbi: il rapporto tra il principe William e Sua Maestà si sarebbe rinnovato, diventando addirittura più solido, dopo la Megxit e le accuse del duca di Sussex contro i Windsor. A Us Weekly l’autore ha spiegato: “[Carlo e William] hanno fatto fronte comune contro Harry e Meghan. Sono stati insultati dai membri della loro stessa famiglia. È stata un’esperienza traumatica per loro, hanno cercato di proteggersi a vicenda, in un certo senso e ne sono usciti con un legame più forte”.

Harry non sarebbe riuscito a dividere la famiglia, al contrario, avrebbe ottenuto di renderla ancora più unita e forte. Non era scontato che i Windsor riuscissero a schivare e a superare indenni i dardi infuocati dei Sussex. Forse non è stato solo l’affetto familiare ad aiutarli, ma anche il comune obiettivo di difendere la monarchia a tutti i costi, per salvaguardarne la sopravvivenza.

Narcisismo contro silenzio

Andersen ha notato anche che William e Kate si sarebbero adattati facilmente alla vita royal, “fin dall’inizio”, cosa che non è riuscita ai duchi di Sussex, benché Harry sia nato e cresciuto a Palazzo. Questa “naturalezza” con cui i principi di Galles affronterebbero i loro doveri pubblici sarebbe stata ereditata dal principe George il quale, ha detto l’esperto, “sembra sorprendentemente a suo agio” nel ruolo di secondo in linea di successione.

Harry e Meghan, invece, speravano di trovare libertà e successo negli Stati Uniti, ma le cose non sarebbero andate come le immaginavano, ha commentato Andersen: “Stavano cercando di ritagliarsi questa nuova vita a Hollywood, suppongo si aspettassero che la luna di miele proseguisse”. Così non è stato, visto il completo naufragio della loro popolarità. L’autore ha proseguito: “Con il passare del tempo sempre più alleati, amici e ammiratori sono spariti, vedendo ciò come una specie di sfogo narcisista di Montecito. Ora non stanno ottenendo il tipo di supporto che avevano quando sono arrivati”.

Da una parte ci sarebbe la smania dei Sussex di stare sotto i riflettori, dall’altra il basso profilo di Carlo III, William e dell’intera royal family, che hanno deciso di non parlare e non ribattere, ma di continuare il loro servizio alla Corona. Se all’inizio il presunto narcisismo dei Sussex attirava l’attenzione, incuriosendo per le rivelazioni sulla monarchia britannica di cui era intriso, ormai è diventato ripetitivo. Al contrario il silenzio della famiglia reale comunica determinazione, forza, unità e lascia intatto, almeno in parte, il mistero che dovrebbe avvolgere la Corona. Harry e Meghan avrebbero commesso l’errore di svelarsi troppo e troppo in fretta. I Windsor avrebbero lasciato che si “bruciassero”, restando il più lontano possibile dall’incendio di polemiche che si sono scatenate con l’intervista e con il memoir del duca.

Andersen, però, non ritiene che le rimostranze del pubblico possano aver influito sul loro matrimonio: “Non vi è alcuna prova”, ha dichiarato. “Il loro non è solo un matrimonio hollywoodiano. È un matrimonio hollywoodiano in cui sono state gettate le tensioni dei royal. Sinceramente…è difficile immaginare come riescano a mantenere l’equilibrio mentale, perché non c’è assolutamente privacy. Le persone parlano continuamente di loro. La cosa migliore che possano fare è ignorare tutto”. Andersen non ha torto, però è anche vero che sono stati i Sussex i primi a violare la privacy che con tanta insistenza hanno chiesto.

William e Carlo: la comprensione dopo i dissidi

Re Carlo III e il principe William, supportati dall’intera royal family, hanno affrontato a testa alta le accuse di Harry, incassando senza mai colpire. Questo li ha resi più forti e più uniti, ha detto Christopher Andersen, ma non vuol dire che il loro rapporto sia stato sempre facile. Al contrario. L’Express ricorda che l’erede al trono, da bambino, sarebbe stato testimone dei litigi tra il padre e Lady Diana e questo lo avrebbe segnato profondamente, come quasi sempre accade in situazioni simili.

Nel suo libro “William and Harry” (2010) l’esperta Katie Nicholl ha scritto: “[William] non poteva più sopportare di sentire i suoi genitori litigare”. Una volta, probabilmente dopo uno di questi litigi, il principe avrebbe urlato contro Carlo: “Ti odio papa. Ti odio così tanto. Perché fai piangere mamma tutto il tempo?”. Poi William avrebbe sbattuto la porta in uno scatto di rabbia. “Era consapevole da tempo che i suoi genitori non erano felici”.

Non deve essere stato affatto facile, per il principe, assistere a scenate del genere in un momento cruciale della sua crescita. Vanity Fair.com ha anche rivelato: “La principessa [Diana]era diventata sempre più dipendente da suo figlio, con cui si confidava regolarmente ed era William che le passava i fazzoletti da sotto la porta quando lei piangeva dall’altra parte. È stato un fardello pesante per un ragazzino”.

William avrebbe reagito con rabbia all’infelicità dei genitori, mentre Harry sarebbe stato più emotivo e sensibile. L’impressione, vedendo i fratelli oggi, è che l’erede al trono sia riuscito a incanalare quell’ira, trasformandola in determinazione, mentre il duca non sarebbe riuscito a elaborare i traumi, rimanendo, in un certo senso, impantanato nei ricordi. Il principe di Galles avrebbe superato i momenti tristi che ha vissuto e perdonato il padre. Questo avrebbe favorito il loro riavvicinamento, ma non sarebbe stato il solo elemento che li ha uniti. La sopravvivenza della monarchia, minacciata da Harry, potrebbe aver spinto William a mettere da parte il passato per salvare il futuro della dinastia, il trono che un giorno erediterà e che passerà poi al principe George.

L’impegno per l’ambiente

Al di là di Harry e della monarchia ci sarebbe un altro interesse comune che avrebbe spinto il principe William e Re Carlo III a ritrovarsi: l’impegno per la salvaguardia dell’ambiente. Può sembrare un elemento secondario rispetto alla Corona e al pericolo che il duca di Sussex faccia altre rivelazioni. Eppure è uno di quei temi che possono accomunare due persone, portarle a parlare, a scambiarsi idee. A dialogare, ovvero ciò di cui, forse, il sovrano e il principe avevano bisogno per comprendersi. Naturalmente non vi è alcuna rivalità in tal senso. Carlo e William si completerebbero a vicenda per quel che concerne questo argomento.

A Ok Magazine la corrispondente della Bbc Jennie Bond ha dichiarato in proposito: “Re Carlo non è invidioso o geloso di William. È orgoglioso di lui, in particolare quando si tratta del lavoro con l’Earthshot Prize e l’ambiente in generale.

Voglio dire, come potrebbe non esserlo? Come si può essere così meschini [provando] gelosia, quando si sta espandendo e incrementando il tuo programma e sta brillando una luce più luminosa sui temi a cui tieni? Tutti e due si sono avvicinati di recente grazie alle passioni condivise”. William ha dato prova di non vivere nel passato, trovando in suo padre un alleato.

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